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"Cosmogonie ancestrali": arte senegalese nella personale di Tommaso Serra a Mezzojuso

Balarm
La redazione

Opera di Tommaso Serra per il progtto "Cosmogonie ancestrali" (part.)

Nei dipinti di Tommaso Serra (Palermo, 1953) si riconoscono il carattere della persona ed una formazione mentale, spirituale e religiosa, che risalgono indietro nei secoli, ad un’epoca ancestrale in cui solo il ricordo, in una specie di trance, può consentire di penetrare. 

L'artista si reca più di una volta all'anno nel cuore del Senegal, in Africa, dove sono ancora vivi la religione animista, lo sciamanesimo e il culto degli antenati.

Ed è così che la sua tavolozza si arricchisce delle tinte brillanti dell'arte senegalese: accanto al colore terra di Siena bruciato compaiono il blu cobalto, il rosso cadmio, l'ocra gialla, il verde smeraldo. 

I locali del Castello Comunale di Mezzojuso ospitano fino al 9 giugno "Cosmogonie ancestrali", mostra personale di Tommaso Serra, a cura di Luca La Porta.

Gli assèmblage e le cassette antropologiche esposte costituiscono un nuovo filone della sua produzione. Carte e tessuti variopinti applicati a collàge danno vita a composizioni dinamiche arricchite da object trouvé, selezionati dall'artista sia per il loro valore estetico che simbolico.

Gli amuleti portafortuna della religione animista, hanno lo scopo di proteggere dai demoni e di attirare la fortuna; i feticci simboleggiano invece gli spiriti benigni; i baccelli di mangrovia, di moringa e le ossa di animali - impiegati nella medicina tradizionale africana - hanno anche loro una funzione apotropaica.

In alcune opere gli elementi compositivi si dispongono ordinatamente a cuneo o a triangolo tanto da richiamare la forma della Tetractys Pitagorica, che simboleggia l'armonia del cosmo e l'equilibrio dei quattro elementi naturali; ma a volte la loro disposizione suggerisce un ordine cosmogonico più precario, più soggetto al Caos.

Qualsiasi opera di Serra è sempre una finestra aperta sull'invisibile, essendo la materializzazione di un conflitto tra forze spirituali e cosmiche.

La mostra, inoltre, celebrando l’Africa e la sua cultura, offre uno spunto di riflessione sui temi del multiculturalismo, dell'inclusione dell'Altro e della lotta a qualsiasi forma di oppressione coloniale esercitata dall'Occidente sui popoli africani. 

Tommaso Serra ha compiuto gli studi al Liceo artistico statale di Palermo e all'università di Palermo in Filosofia e approfondito gli studi in Archeologia.

Ha partecipato a numerose rassegne e collettive e la sua prima personale alla Discoteca dell’Opera Universitaria di Palermo è del 1990, nello spazio gestito dal settore culturale e dal Centro Studi Etnoantropologico "Godranopoli", presentato in catalogo da Francesco Carbone e Giusi Bertini.

La sua ricerca artistica è instancabile, sperimenta in continuazione nuovi supporti e materiali eterogenei, alcuni che recupera anche dai residui urbani, oltre alla terra, la sabbia, la plastica.

Ha all'attivo svariate mostre personali e partecipa a numerose estemporanee e rassegne collettive e da diversi anni prende parte alla mostra nazionale di pittura contemporanea "Santhià" (Vercelli), compresa nel calendario delle Manifestazioni dello Stato riservata ad artisti invitati, dove ha vinto molti premi nazionali.

Nella quarantaseiesima edizione svoltasi dal 24 maggio al 14 giugno 2009 ha vinto il Premio Celebrativo "Walter Cremonini".

Ha inoltre partecipato a diverse edizioni del concorso nazionale di pittura contemporanea di Trivero (Biella), vincendo i Premi Nazionali: Comunità montana Val di Mosso; Ennevizeta-Ponzone.

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private: Ente Nazionale Mostra Città di Marsala-ex Convento del Carmine; Museum-Osservatorio dell'Arte Contemporanea; Istituzione Gianbecchina-Città di Gangi; Museo domestico dei Nebrodi-Pettineo a Messina; Museo domestico Castiglione di Sicilia a Catania; Pinacoteca del comune di Realmonte.
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