"Cretamorfosi" di Mara Romano e Giampiero Buscemi: mostra di artisti ceramisti a Caltagirone
In foto Giampiero Buscemi con una sua opera
L'inventiva e la creatività si intrecciano alla competenza di Mara Romano e Giampiero Buscemi, che danno vita a meravigliose opere di ceramica uniche nel loro genere.
La mostra "Cretamorfosi", organizzata in collaborazione con l'associazione culturale Terra Erea e curata da Titti Metrico, rappresenta la trasformazione della creta, ovvero l’argilla, uno dei materiali da sempre utilizzato per la creazione di oggetti in terracotta o ceramica.
La finalità è quella di portare a conoscenza del pubblico cosa è possibile realizzare con la ceramica, fin dove si può sperimentare ed elaborare pur rimanendo fedeli alla tradizione, alla mitologia, andando indietro nel tempo alla riscoperta di personaggi attuali diventando così un'alternativa.
Mara Romano, figlia d'arte, discendente del maestro Gaetano Romano, importante figurinaio verista, solo guardando le cose da un'altra prospettiva e manipolando la creta crea innovazioni.
Anche se in maniera limitata, sono esposti fino al 18 giugno all'ex Albergo Trinacria di via Roma 1 a Caltagirone, vasi, fischietti, teste e civette. Vere e proprie parodie di personaggi realmente esistiti che narrano storie tristi in modo sarcastico.
La maggior parte delle opere sono realizzate con la tecnica a colombino, un metodo di lavorazione interazione manuale ed antico, con l'uso di colori e smalti, che permette di rimanere nella tradizione rendendole contemporanee.
Opere che diventano d'arte perché fatte interamente a mano, pezzi unici, capolavori che può comprendere solo chi si intende di arte ceramica. Una necessità dello stato d'animo dei due artisti di comunicare con la gente.
La mostra "Cretamorfosi", organizzata in collaborazione con l'associazione culturale Terra Erea e curata da Titti Metrico, rappresenta la trasformazione della creta, ovvero l’argilla, uno dei materiali da sempre utilizzato per la creazione di oggetti in terracotta o ceramica.
La finalità è quella di portare a conoscenza del pubblico cosa è possibile realizzare con la ceramica, fin dove si può sperimentare ed elaborare pur rimanendo fedeli alla tradizione, alla mitologia, andando indietro nel tempo alla riscoperta di personaggi attuali diventando così un'alternativa.
Mara Romano, figlia d'arte, discendente del maestro Gaetano Romano, importante figurinaio verista, solo guardando le cose da un'altra prospettiva e manipolando la creta crea innovazioni.
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Giampiero Buscemi, invece, è un artista autodidatta, un nostalgico del ricordo, un ricercatore, uno scopritore di storie solitarie e dimenticate, che ritorna ad esporre le proprie opere dopo tre anni. Anche se in maniera limitata, sono esposti fino al 18 giugno all'ex Albergo Trinacria di via Roma 1 a Caltagirone, vasi, fischietti, teste e civette. Vere e proprie parodie di personaggi realmente esistiti che narrano storie tristi in modo sarcastico.
La maggior parte delle opere sono realizzate con la tecnica a colombino, un metodo di lavorazione interazione manuale ed antico, con l'uso di colori e smalti, che permette di rimanere nella tradizione rendendole contemporanee.
Opere che diventano d'arte perché fatte interamente a mano, pezzi unici, capolavori che può comprendere solo chi si intende di arte ceramica. Una necessità dello stato d'animo dei due artisti di comunicare con la gente.
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