"Cría cuervos.../Alleva i corvi...": prima proiezione dedicata al regista Carlos Saura al Cervantes
Il regista spagnolo Carlos Saura
Quattro appuntamenti con il grande cinema spagnolo: l'Instituto Cervantes di Palermo inaugura il ciclo di proiezioni "Carlos Saura tra i grandi del cinema", rassegna che rende omaggio a Carlos Saura, appunto uno dei registi spagnoli che ha ricevuto più riconoscimenti e premi a livello mondiale e che ha esplorato quasi tutti i campi e temi del cinema, dalla realtà sociale, al mondo dell'arte, alla musica e al ballo.
Al via mercoledì 17 aprile alle 18 nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (sede del Cervantes di via Argenteria Nuova 33) con la proiezione del film "Cría cuervos.../Alleva i corvi...", Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 1976.
Il titolo del film allude al detto "Nutri i corvi e ti caveranno gli occhi". Ormai donna, Anna ricorda la sua infanzia di venti anni prima. Si rivede legata da un profondo affetto alla madre, morta poi di un male incurabile, mentre odiava il padre - un ufficiale franchista infedele alla sua povera moglie – a tal punto da volerlo avvelenare (ma la pozione usata era un'innocua polverina).
L'uomo morì davvero, ma per infarto, durante un convegno amoroso con una amica di casa. Dell'orfanella e delle sue due sorelline comincia allora a occuparsi la zia Paolina, che però non sa guadagnarsi il loro affetto. Anna, nei cui sogni torna continuamente la madre, crede - convinta dei propri poteri magici - di potersi liberare anche di lei, con lo stesso metodo usato per il padre.
La proiezione - a ingresso libero fino a esaurimento posti - è in lingua spagnola con sottotitoli in italiano.
Al via mercoledì 17 aprile alle 18 nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (sede del Cervantes di via Argenteria Nuova 33) con la proiezione del film "Cría cuervos.../Alleva i corvi...", Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 1976.
Il titolo del film allude al detto "Nutri i corvi e ti caveranno gli occhi". Ormai donna, Anna ricorda la sua infanzia di venti anni prima. Si rivede legata da un profondo affetto alla madre, morta poi di un male incurabile, mentre odiava il padre - un ufficiale franchista infedele alla sua povera moglie – a tal punto da volerlo avvelenare (ma la pozione usata era un'innocua polverina).
L'uomo morì davvero, ma per infarto, durante un convegno amoroso con una amica di casa. Dell'orfanella e delle sue due sorelline comincia allora a occuparsi la zia Paolina, che però non sa guadagnarsi il loro affetto. Anna, nei cui sogni torna continuamente la madre, crede - convinta dei propri poteri magici - di potersi liberare anche di lei, con lo stesso metodo usato per il padre.
La proiezione - a ingresso libero fino a esaurimento posti - è in lingua spagnola con sottotitoli in italiano.
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