Cronache celesti: a Modica in cento scatti aerei la "Sicilia mai vista" di Luigi Nifosì
"Stromboli"
Sono oltre cento gli scatti aerei, stampati in grande formato (100x70 cm), selezionati dall’immenso archivio di immagini realizzato negli ultimi vent’anni dall’infaticabile Luigi Nifosì durante le sue “perlustrazioni celesti” fra i cieli della Sicilia e quelli dei suoi arcipelaghi, a bordo di elicotteri militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
A Modica, con “Sicilia, l’isola mai vista”, mostra di foto aeree di Luigi Nifosì nella doppia sede dell’Ex Convento del Carmine e della Fondazione Grimaldi, è di scena un'autentica ebbrezza dei sensi guidata da un senso - la leggerezza – che non è in dotazione agli esseri umani: levarsi in volo, superare il vincolo terrestre della gravità, cullarsi fra aria e vento.
Ripartita in quattro sezioni: archeologia, città, isole e vulcani, la mostra è impaginata a Modica in due sedi: l’ex Convento del Carmine, dove sfogliare l’atlante visivo di città, isole e vulcani, e la Fondazione Grimaldi, che propone un viaggio nel tempo con la selezione degli scatti dedicati ai siti archeologici, preistorici e rupestri.
Una mappatura pressoché completa, quella con cui Nifosì, da trent’anni documenta per gli studi di soprintendenze e atenei l’immenso giacimento dei tesori dell’arte, dell’urbanistica e della natura siciliana: un mosaico di fotogrammi che, insieme, ricompongono nelle sue mille sfaccettature l’anima millenaria e multiculturale dell’isola più grande del Mediterraneo.
A Modica, con “Sicilia, l’isola mai vista”, mostra di foto aeree di Luigi Nifosì nella doppia sede dell’Ex Convento del Carmine e della Fondazione Grimaldi, è di scena un'autentica ebbrezza dei sensi guidata da un senso - la leggerezza – che non è in dotazione agli esseri umani: levarsi in volo, superare il vincolo terrestre della gravità, cullarsi fra aria e vento.
Ripartita in quattro sezioni: archeologia, città, isole e vulcani, la mostra è impaginata a Modica in due sedi: l’ex Convento del Carmine, dove sfogliare l’atlante visivo di città, isole e vulcani, e la Fondazione Grimaldi, che propone un viaggio nel tempo con la selezione degli scatti dedicati ai siti archeologici, preistorici e rupestri.
Una mappatura pressoché completa, quella con cui Nifosì, da trent’anni documenta per gli studi di soprintendenze e atenei l’immenso giacimento dei tesori dell’arte, dell’urbanistica e della natura siciliana: un mosaico di fotogrammi che, insieme, ricompongono nelle sue mille sfaccettature l’anima millenaria e multiculturale dell’isola più grande del Mediterraneo.
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