Da Bach agli Slayer, Barocco e rock si incontrano al Lilibeo di Marsala: il "body cello" di Giovanni Sollima

Giovanni Sollima
Un violoncellista di fama internazionale, il compositore italiano più eseguito nel mondo: l’affascinante area archeologica di Lilibeo, a Marsala, ospita il secondo appuntamento estivo di "Plateia Aelia - Marsala in musica 2019", organizzato dall'Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo con il grande Giovanni Sollima.
Il secondo di due concerti nati dalla collaborazione tra il Parco Archeologico di Lilibeo - Marsala e l’Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo, ma anche grazie al supporto e alla collaborazione di Luglio Musicale Trapanese e associazione culturale La Scintilla di Marsala.
Sabato 24 agosto Sollima porta in scena "BaRock Cello", con un programma che condensa tutte le sfaccettature dell'identità musicale dell'artista tra classica, metal e temi popolari.
Il dialogo tra il rock e il Barocco dimostra quanto rockettari erano i compositori e i musicisti barocchi che lasciavano grande spazio all’improvvisazione e quanto barocchi siano oggi i rockettari.
Un viaggio dal Seicento a Jimi Hendrix, da Bach e Corbetta agli Slayer, ma soprattutto il viaggio di un compositore che raccoglie canti scoprendo che il sistema di scale musicali non viene stravolto dai luoghi di provenienza.
Anche le tradizioni popolari quindi irrompono prepotentemente nel programma con tutta la fisicità di un "body cello".
Il secondo di due concerti nati dalla collaborazione tra il Parco Archeologico di Lilibeo - Marsala e l’Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo, ma anche grazie al supporto e alla collaborazione di Luglio Musicale Trapanese e associazione culturale La Scintilla di Marsala.
Sabato 24 agosto Sollima porta in scena "BaRock Cello", con un programma che condensa tutte le sfaccettature dell'identità musicale dell'artista tra classica, metal e temi popolari.
Il dialogo tra il rock e il Barocco dimostra quanto rockettari erano i compositori e i musicisti barocchi che lasciavano grande spazio all’improvvisazione e quanto barocchi siano oggi i rockettari.
Un viaggio dal Seicento a Jimi Hendrix, da Bach e Corbetta agli Slayer, ma soprattutto il viaggio di un compositore che raccoglie canti scoprendo che il sistema di scale musicali non viene stravolto dai luoghi di provenienza.
Anche le tradizioni popolari quindi irrompono prepotentemente nel programma con tutta la fisicità di un "body cello".
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