Da Euripide a Harold Pinter: "Ogni cosa di quelle successe" al Teatro Atlante di Palermo
Gli allievi della Scuola dei Mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo di Palermo
La nuova rassegna del Teatro Atante si apre il 5 ottobre con lo spettacolo dal titolo "Ogni cosa di quelle successe", portato in scena da 13 allievi e allieve della Scuola dei Mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo di Palermo, alla ricerca di uno spazio in cui incontrare il pubblico.
Lo spettacolo va in scena alle 18.30 e alle 21.00.
Il testo è una riscrittura che nasce dall'incontro fra "Alcesti" di Euripide e "Party Time" di Harold Pinter. In scena una guerra all'ultimo sangue tra passato e presente, solennità e decadenza, l'eccezione che sbrana la regola.
Le battute dei testi originali si intrecciano, si trasformano, strozzando il loro vecchio significato per partorirne un altro, uno nuovo, ai limiti della contraddizione.
La finzione teatrale viene dichiarata, la quarta parete cade, e fa pure un bel botto, la platea viene invasa da attori e personaggi , ibridi confusi e imbranati. Lo spettacolo che diventa spettatore di sé stesso. Un teatro che si spoglia dell’arte rivelandone la sua vera essenza.
Con Giuseppe Castelli, Riccardo Sangiorgi, Manuela Tuzzolino, Gabriele Greco, Noemi Migliaccio, Riccardo Romeo, Andrea Castronovo, Giulia Candiloro, Maria Laura Turturici, Emilia Bruno, Carlotta Pernicone, Alessandro Caporali, Giuseppina Perrotta, regia Giuseppe Castelli e Riccardo Sangiorgi.
Lo spettacolo va in scena alle 18.30 e alle 21.00.
Il testo è una riscrittura che nasce dall'incontro fra "Alcesti" di Euripide e "Party Time" di Harold Pinter. In scena una guerra all'ultimo sangue tra passato e presente, solennità e decadenza, l'eccezione che sbrana la regola.
Le battute dei testi originali si intrecciano, si trasformano, strozzando il loro vecchio significato per partorirne un altro, uno nuovo, ai limiti della contraddizione.
La finzione teatrale viene dichiarata, la quarta parete cade, e fa pure un bel botto, la platea viene invasa da attori e personaggi , ibridi confusi e imbranati. Lo spettacolo che diventa spettatore di sé stesso. Un teatro che si spoglia dell’arte rivelandone la sua vera essenza.
Con Giuseppe Castelli, Riccardo Sangiorgi, Manuela Tuzzolino, Gabriele Greco, Noemi Migliaccio, Riccardo Romeo, Andrea Castronovo, Giulia Candiloro, Maria Laura Turturici, Emilia Bruno, Carlotta Pernicone, Alessandro Caporali, Giuseppina Perrotta, regia Giuseppe Castelli e Riccardo Sangiorgi.
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