Da "Nabucco" a "La Traviata", il Teatro Massimo omaggia Verdi: sul podio della GAM Alessandro d'Agostini

Alessandro d'Agostini (foto di Rosellina Garbo)
Tornano gli appuntamenti estivi del Teatro Massimo di Palermo con "Summerwhere 2019", una nuova stagione dedicata a Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini, ospitati nello splendido chiostro della Galleria d'Arte Moderna, in piazza Sant'Anna.
Il secondo appuntamento della stagione - in programma domenica 30 giugno alle 20.30 - vede nuovamente protagonisti l'Orchestra e il Coro del Teatro Massimo diretti da Alessandro d'Agostini, che di recente ha diretto proprio per il Massimo "Pagliacci".
Un vero e proprio "Verdi Gala" che omaggia il celebre compositore italiano con sinfonie e cori tra i più conosciuti, a cominciare dalla sinfonia da "La forza del destino", che annunciano il tragico destino di Alvaro e Leonora, dalla sinfonia da "Luisa Miller", l’opera tratta dalla tragedia di Schiller, e dal preludio da "Aida", breve descrizione delle brume sul Nilo.
Segue un focus sul "Nabucco", del quale vengono eseguite la sinfonia iniziale, che si apre con i solenni accordi di tromboni e cimbasso, e il coro con cui si apre l’opera, ovvero "Gli arredi festivi", descrizione del trambusto portato nel tempio di Gerusalemme dall’arrivo delle truppe di Nabucodonosor.
Se di "Nabucco" si parla, immancabile il "Va, pensiero", il primo e più famoso dei cori verdiani che con la sua mesta riflessione è diventato vero e proprio simbolo del Risorgimento italiano.
Il programma si arricchisce, poi, dal preludio da "Attila", opera ambientata a Venezia e composta per il Teatro La Fenice, seguito da due cori da "Macbeth", la prima opera shakespeariana di Verdi: "Patria oppressa" il coro degli scozzesi esuli rimpiange la patria perduta e dilaniata dalla guerra, mentre "S’allontanarono!" è uno dei cori delle streghe, personaggi che Verdi caratterizza in modo bizzarro e scatenato.
Altra opera dedicata a un popolo oppresso, quello siciliano schiacciato dall’oppressore francese, sono "I vespri siciliani".
Il gran finale del "Verdi Gala" è dedicato a "La traviata" con il preludio, che si apre con il dolente tema che torna poi al terzo atto nella camera di Violetta morente, e il coro di zingarelle e matador dalla scena della festa in casa di Flora del secondo atto.
Nelle serate dei concerti, il museo rimane visitabile fino alle 20.30 con un biglietto speciale di 3 euro. Per i possessori del biglietto dei concerti, inoltre, è prevista una riduzione sulla mostra di Ferdinando Scianna "Viaggio, racconto, memoria".
Il secondo appuntamento della stagione - in programma domenica 30 giugno alle 20.30 - vede nuovamente protagonisti l'Orchestra e il Coro del Teatro Massimo diretti da Alessandro d'Agostini, che di recente ha diretto proprio per il Massimo "Pagliacci".
Un vero e proprio "Verdi Gala" che omaggia il celebre compositore italiano con sinfonie e cori tra i più conosciuti, a cominciare dalla sinfonia da "La forza del destino", che annunciano il tragico destino di Alvaro e Leonora, dalla sinfonia da "Luisa Miller", l’opera tratta dalla tragedia di Schiller, e dal preludio da "Aida", breve descrizione delle brume sul Nilo.
Segue un focus sul "Nabucco", del quale vengono eseguite la sinfonia iniziale, che si apre con i solenni accordi di tromboni e cimbasso, e il coro con cui si apre l’opera, ovvero "Gli arredi festivi", descrizione del trambusto portato nel tempio di Gerusalemme dall’arrivo delle truppe di Nabucodonosor.
Se di "Nabucco" si parla, immancabile il "Va, pensiero", il primo e più famoso dei cori verdiani che con la sua mesta riflessione è diventato vero e proprio simbolo del Risorgimento italiano.
Il programma si arricchisce, poi, dal preludio da "Attila", opera ambientata a Venezia e composta per il Teatro La Fenice, seguito da due cori da "Macbeth", la prima opera shakespeariana di Verdi: "Patria oppressa" il coro degli scozzesi esuli rimpiange la patria perduta e dilaniata dalla guerra, mentre "S’allontanarono!" è uno dei cori delle streghe, personaggi che Verdi caratterizza in modo bizzarro e scatenato.
Altra opera dedicata a un popolo oppresso, quello siciliano schiacciato dall’oppressore francese, sono "I vespri siciliani".
Il gran finale del "Verdi Gala" è dedicato a "La traviata" con il preludio, che si apre con il dolente tema che torna poi al terzo atto nella camera di Violetta morente, e il coro di zingarelle e matador dalla scena della festa in casa di Flora del secondo atto.
Nelle serate dei concerti, il museo rimane visitabile fino alle 20.30 con un biglietto speciale di 3 euro. Per i possessori del biglietto dei concerti, inoltre, è prevista una riduzione sulla mostra di Ferdinando Scianna "Viaggio, racconto, memoria".
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