"Dal mare, nel mare", le opere di Salvatore Caputo dialogano con le collezioni del museo di Trapani

"Pietre mediterranee", olio e acrilico su tela
La mostra personale di Salvatore Caputo intitolata "Dal mare, nel mare. Dialoghi equorei attraverso il tempo" è ospitata nella prestigiosa cornice del Museo trapanese e raccoglie, fra quadri e oggetti d'arte, trentasette opere della produzione recente dell'artista siciliano.
L'idea da cui nasce questo progetto è quella del dialogo declinato attraverso l'elemento che maggiormente caratterizza la Sicilia: non la terraferma, bensì il mare. La condizione di isola, qui, si lega strettamente a quella del ponte.
In fondo, nell'ottica isolana, la terraferma è solo l'approdo che accoglie tutto ciò che il mare porta: ricchezze o guerra, semplici alghe o rosso corallo, nuovi popoli e nuove culture, a volte amichevoli a volte meno, ma pur sempre tassello di un mosaico costantemente in divenire. In un Museo come il Pepoli, in cui – fra le altre preziose collezioni – un'ampia sezione è dedicata ai coralli, impaginare una mostra sul mare, tema frequentatissimo da Caputo, è sembrato naturale.
Così come è sembrato naturale inserire, nel tessuto espositivo, anche alcuni oggetti d'arte realizzati da Caputo su legni antichi e con una commistione di materiali, a ribadire questo incessante dialogo fra l'ieri e l'oggi, fra la natura e l'arte che è il filo conduttore di questa mostra.
L'idea da cui nasce questo progetto è quella del dialogo declinato attraverso l'elemento che maggiormente caratterizza la Sicilia: non la terraferma, bensì il mare. La condizione di isola, qui, si lega strettamente a quella del ponte.
In fondo, nell'ottica isolana, la terraferma è solo l'approdo che accoglie tutto ciò che il mare porta: ricchezze o guerra, semplici alghe o rosso corallo, nuovi popoli e nuove culture, a volte amichevoli a volte meno, ma pur sempre tassello di un mosaico costantemente in divenire. In un Museo come il Pepoli, in cui – fra le altre preziose collezioni – un'ampia sezione è dedicata ai coralli, impaginare una mostra sul mare, tema frequentatissimo da Caputo, è sembrato naturale.
Così come è sembrato naturale inserire, nel tessuto espositivo, anche alcuni oggetti d'arte realizzati da Caputo su legni antichi e con una commistione di materiali, a ribadire questo incessante dialogo fra l'ieri e l'oggi, fra la natura e l'arte che è il filo conduttore di questa mostra.
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