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La procreazione assistita (col ticket) anche a Palermo: dove farla e consigli per le coppie

L’inserimento nell’elenco dei livelli essenziali di assistenza (LEA), permette l’accesso alle cure attraverso il pagamento del ticket. Adesso in vigore anche a Palermo

Balarm
La redazione
  • 29 ottobre 2025

* Per tutte le coppie siciliane che sognano di diventare genitori e hanno difficoltà nel concepimento c'è finalmente una bella notizia: dal primo ottobre 2025 anche in Sicilia l'accesso alle cure per la procreazione medicalmente assistita (PMA) è sostenuto dal Sistema Sanitario Nazionale.

Un cambiamento epocale che permette alle coppie di accedere, tramite il pagamento di un ticket, alle tecniche di procreazione assistita - sia omologa che eterologa.

Chi decide di intraprendere questo percorso viene così sostenuto non solo da una rete di centri e di professionisti già presente sul territorio ma anche da un supporto di tipo economico che rende la procreazione un vero e proprio diritto della persona.

In questo senso i centri di PMA diventano di fondamentale aiuto, anche se non risolutivi, per aiutare le coppie con problemi di fertilità a coronare il sogno di diventare genitori.

A Palermo il Centro Genesy, il cui ambulatorio ha sede in via della Libertà 203/B e la clinica in via Pietro Scaglione 28, collabora con i migliori specialisti in medicina della riproduzione e da anni è all'avanguardia dal punto di vista sanitario.

Il centro è accanto a tutte quelle coppie che per motivi economici non possono accedere a tali tecniche mettendo a loro disposizione - con la più bassa offerta economica possibile - un team di professionisti formato da ginecologi, biologi, embriologi, psicologi e parasanitari.

Per prenotare una visita potete contattare il centro chiamando il numero 091 309380.

L'entrata in vigore del Servizio Sanitario Sanitario nelle tecniche di PMA è un risultato importante dal notevole impatto sociale.

Ne è fermamente convinto il dottor Giuseppe Valenti, responsabile scientifico del Centro Genesy di Palermo che, da sempre, crede nella politica di un valido rapporto tra pubblico e privato insieme alla sua equipe tra cui la dottoressa Anna Maria Piazza.

«Sono tantissime le coppie che prima andavano in Lombardia o in Veneto dove le tecniche sono praticamente gratis oppure le coppie che rinunciavano a testa bassa - spiega il dottore -. Pur essendo un centro privato, io con il mio impegno ho contribuito in maniera decisiva alcuni anni fa a far nascere un riferimento anche nel settore pubblico.

Oggi non c'è più differenza tra un centro privato e uno pubblico in quanto «tutti i centri di procreazione assistita in tutta Italia sono equiparati ai CNT (Centri Nazionale Trapianto) e quindi sono a tutti gli effetti delle banche di organi. Per il ministero sono tutti uguali e ora, da Nord a Sud, lo sono anche dal punto di vista di economico grazie al Servizio Sanitario Nazionale».

«Sicuramente scegliere il centro che offre più risultati in termini di "bambini in braccio" è una variabile da considerare quando si deve decidere a quale centro rivolgersi», aggiunge il dottore che sottolinea come «i risultati migliori, nei migliori centri, non sono mai del 100% ma in genere sono vicino al 40% nelle tecniche omologhe e del 60% nelle tecniche eterologhe».

Questi sono i risultati riscontrati nel centro Genesy e che migliorano sopratutto nelle tecniche di Ovodonazione dove il risultato positivo, dopo più cicli di trattamenti, si riscontra nell'80 per cento dei casi.

Il primo consiglio da dare a una coppia che sta affrontando un periodo di difficoltà nel concepimento di un bambino è quello di "non perdere tempo".

«Se si hanno rapporti tendenti alla fecondazione senza successo da più di un anno o se si è a conoscenza di una problematica che può dare sterilità, il consiglio è di rivolgersi al più presto a un centro di procreazione medicalmente assistita - spiega il dottor Valenti -. Spesso un ginecologo, sicuramente molto preparato, non ha gli strumenti per arrivare a una diagnosi sicura e quindi a una terapia adeguata. E il rischio è proprio quello di perdere tempo prezioso».

Tra le variabili da prendere in considerazione c'è sicuramente l'età della donna, strettamente correlata alla qualità degli ovociti che invecchiano più si va avanti con l'età.

Per conoscere la qualità dei propri ovociti e conoscere la propria riserva ovarica basta fare un prelievo e analizzare il livello di AMH (ormone antimulleriano): ossia un ormone che ci indica con precisione sia la riserva in termine di quantità che in termini di qualità degli ovociti.

«A 35 anni la capacità riproduttiva si riduce del 50% - sottolinea il responsabile, ribadendo che il tempo è un fattore importante e che bisogna essere sicuri di essere seguiti da chi ha strumenti che danno concretezza alla diagnosi e alla consequenziale terapia».

Per cercare il centro di Procreazione Medicalmente Assistita autorizzato più vicino a voi basta entrare nel sito web dell'Istituto Superiore della Sanità.

Tutti i centri di PMA sono sotto il controllo del Centro Nazionale Trapianti che ne valuta la qualità a 360 gradi ed è quindi una garanzia per le coppie. Ma quando si ha difficoltà nello scegliere dove andare, è sempre utile rivolgersi al proprio medico curante con cui fare i corretti approfondimenti.

Per maggiori informazioni potete contattare il Centro Genesy chiamando il numero 091 309380, scrivendo una mail a info@gruppogenesi.com o visitando il sito web e la pagina Facebook.

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