Dal museo alle spiagge: le Egadi combattono l’inquinamento anche grazie all’arte di Pablo Dilet

Installazione di Pablo Dilet all’ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica
A ricordarlo è un lavandino che diventa, per l’occasione, il contenitore del mare stesso. Un mare ricolmo di tappi di plastica in cui è impossibile la navigazione. E se la barchetta, fatta di carta di giornale per ricordare quanto sia importante essere informati per poter conoscere e risolvere problemi globali non riesce a muoversi fra la plastica, un bicchiere d’acqua limpida all’esterno del lavabo ci ricorda che una soluzione è sempre possibile.
Una barchetta fatta di carta di giornale ed un manichino che campeggerà su alcune delle spiagge di Favignana sono, infatti, i protagonisti del progetto "Plastic bis" di Pablo Dilet, pseudonimo del giornalista Dario La Rosa.
Le nuove istallazioni arrivano dopo il successo della scorsa edizione di "Plastic", una installazione che è riuscita a richiamare l’attenzione dei media nazionali e di organizzazioni estere sul tema della plastica, ormai diventato un problema che si sta cercando di affrontare in tutto il mondo. In quel caso fu protagonista anche una tartaruga, curata e salvata dal Centro Tartarughe dell’AMP, dopo aver ingoiato un tappo di plastica.
«Le Egadi - spiega Pablo Dilet - sono state fra gli avamposti della lotta all’inquinamento da plastica e che il messaggio passi anche attraverso l’arte è di fondamentale importanza per creare quella sensazione di attenzione e speranza che è alla base della risoluzione dei problemi».
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