"Davide Napolitano, un impressionista a Marzamemi": la mostra a Palazzolo Acreide
"Davide Napolitano, un impressionista a Marzamemi"
Promossa dal Centro espositivo museale, dal Gruppo Teatrale Akrai e da BCsicilia, ha inizio la mostra “Davide Napolitano, un impressionista a Marzamemi”, visitabile presso il Centro espositivo museale delle Tradizioni nobiliari in via Spataro, 2 a Palazzolo Acreide, visitabile tutti i giorni fino al 3 luglio dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 21.00.
Davide Napolitano nasce a Pachino ma si forma a Firenze negli anni Settanta, una città ricca di stimoli e di contaminazioni culturali. Dopo l’esperienza toscana che dura fino al 1985, il pittore sceglie di ritornare nella sua terra, ne fa soggetto unico e poetico delle sue opere: la campagna assolata nella canicola di agosto che si con - fonde col cielo, il rosso di papaveri nei campi e stralci di masserie abbandonate si susseguono nelle sue pitture e offrono una lirica testimonianza di una particolare area dell’Isola, l’estremo sud che si snoda tra Pachino, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero e l’Isola delle Correnti.
Proprio il piccolo borgo marinaro di Marzamemi e la Tonnara del Principe di Villadorata costituiscono un altro soggetto di primaria importanza per Napolitano che, come ha osservato anche il prof. Stefano Valeri, diventa quasi “una cattedrale che sotto il largo mantello raccoglie le invisibili anime del Purgatorio”. Proprio all’interno di una di queste casette basse Davide Napolitano espone le sue opere, in una piccola e personale galleria d’arte.
Paesaggi siciliani nei quali tuttavia non si trova traccia della figura umana: pitture quasi metafisiche, tanto luminose quanto drammatiche, completamente dominate da una natura benigna che ristabilisce gli equilibri perduti.
Davide Napolitano nasce a Pachino ma si forma a Firenze negli anni Settanta, una città ricca di stimoli e di contaminazioni culturali. Dopo l’esperienza toscana che dura fino al 1985, il pittore sceglie di ritornare nella sua terra, ne fa soggetto unico e poetico delle sue opere: la campagna assolata nella canicola di agosto che si con - fonde col cielo, il rosso di papaveri nei campi e stralci di masserie abbandonate si susseguono nelle sue pitture e offrono una lirica testimonianza di una particolare area dell’Isola, l’estremo sud che si snoda tra Pachino, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero e l’Isola delle Correnti.
Proprio il piccolo borgo marinaro di Marzamemi e la Tonnara del Principe di Villadorata costituiscono un altro soggetto di primaria importanza per Napolitano che, come ha osservato anche il prof. Stefano Valeri, diventa quasi “una cattedrale che sotto il largo mantello raccoglie le invisibili anime del Purgatorio”. Proprio all’interno di una di queste casette basse Davide Napolitano espone le sue opere, in una piccola e personale galleria d’arte.
Paesaggi siciliani nei quali tuttavia non si trova traccia della figura umana: pitture quasi metafisiche, tanto luminose quanto drammatiche, completamente dominate da una natura benigna che ristabilisce gli equilibri perduti.
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