"Donna chiama libertà": il concerto-reading al Teatro Fontarò con Amnesty International
Uno spettacolo dedicato a donne artiste, intellettuali, pacifiste, giornaliste, fotografe, rinchiuse e imprigionate nelle carceri del medio oriente per aver osato esprimere opinioni e pensieri propri.
Va in scena sabato 3 dicembre, alle 21.00, al Teatro Fontarò di Palermo, "Donna chiama libertà", un concerto-reading che offre al pubblico sonorità e melodie che evocano paesi medio orientali.
Il progetto, ideato già un paio di anni fa e dedicato soprattutto alla cantante curda Nûdem Durak e alla giornalista iraniana Sepideh Gholian, è oggi tristemente attuale. Lo spettacolo è patrocinato da Amnesty International.
Sul palco: Bruna Perraro (voce e flauto traverso), Giana Guaiana (voce, chitarra e percussioni), Antonio Tralongo (viola, violino e cori).
Va in scena sabato 3 dicembre, alle 21.00, al Teatro Fontarò di Palermo, "Donna chiama libertà", un concerto-reading che offre al pubblico sonorità e melodie che evocano paesi medio orientali.
Il progetto, ideato già un paio di anni fa e dedicato soprattutto alla cantante curda Nûdem Durak e alla giornalista iraniana Sepideh Gholian, è oggi tristemente attuale. Lo spettacolo è patrocinato da Amnesty International.
Sul palco: Bruna Perraro (voce e flauto traverso), Giana Guaiana (voce, chitarra e percussioni), Antonio Tralongo (viola, violino e cori).
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