Edipo visto da 20 artisti contemporanei: la mostra alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo

Antonio Marras (Costumi di Edipo e Giocasta) - foto Lorenzo Palmieri Courtesy Teatro dell’Elfo
Si inaugura il 4 giugno, alle 17.30, e rimane visitabile ogni giorno fino al 6 novembre la mostra dal titolo "Edipo. Lo sguardo in sè", allestita alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa e diretta da Rita Insolia.
In esposizione ci sono le opere di una ventina di artisti italiani che offrono la loro interpretazione della figura di Edipo.
La mostra è stata curata dal Sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, Antonio Calbi, che ha voluto offrire una lettura di Edipo attraverso lo sguardo di autori moderni e contemporanei di diverse generazioni.
Un viaggio attraverso linguaggi, poetiche, canoni espressivi e stilistici diversi che hanno creato un dialogo tra le preziose testimonianze d’arte custodite all’interno della Galleria di Palazzo Bellomo e le opere d’arte contemporanea ispirate all’Edipo, realizzate nel tempo o ispirate dall’esposizione promossa e organizzata dalla stessa Galleria di Palazzo Bellomo con il sostegno dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, in collaborazione con la Fondazione INDA e Civita Sicilia.
In Edipo convivono la volontà degli dei e quella dell’individuo, la malattia, il desiderio passionale, l’incesto, l’omicidio, la paternità, il potere, la tenacia, lo sguardo e la visione, l’autopunizione fino all’autoaccecamento.
All’interno delle sale del Museo Bellomo Edipo, una sorta di pre-Amleto arcaico, si fa da tramite in un ideale dialogo fatto di corrispondenze e contrappunti tra la prestigiosa permanente e artisti di fama internazionale come Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Emilio Isgrò, Alfredo Pirri, Gianfranco Notargiacomo e Vettor Pisani, o i siracusani Michele Ciacciofera e Giuseppe Pulvirenti attivi, il primo a Parigi il secondo a Roma, e ancora nomi meno noti ma di grande impatto estetico come il cipriota Vassilis Vassiliades.
In mostra anche le opere di Matteo Basilè e Umberto Passeretti, Corrado Bonicatti (alla memoria) e Hermann Nitsch (alla memoria), i quattro artisti coinvolti nelle campagne di comunicazione delle ultime tre stagioni della Fondazione INDA.
Presenti, infine, nomi emergenti come Silvia Giambrone, Stefano Ricci e Nicola Toce insieme ad altri legati al territorio, quali Giovanni Migliara (alla memoria), Stefania Pennacchio, Andrea Chisesi e Alfredo Romano.
Impreziosisce il percorso espositivo il costume disegnato dallo stilista Antonio Marras, una vera e propria scultura di stoffa, per il recente Edipo Re – Una favola nera del Teatro Elfo Puccini di Milano e quello disegnato da Daniela Dal Cin per Edipo Re messo in scena dalla compagnia torinese Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa.
In esposizione ci sono le opere di una ventina di artisti italiani che offrono la loro interpretazione della figura di Edipo.
La mostra è stata curata dal Sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, Antonio Calbi, che ha voluto offrire una lettura di Edipo attraverso lo sguardo di autori moderni e contemporanei di diverse generazioni.
Un viaggio attraverso linguaggi, poetiche, canoni espressivi e stilistici diversi che hanno creato un dialogo tra le preziose testimonianze d’arte custodite all’interno della Galleria di Palazzo Bellomo e le opere d’arte contemporanea ispirate all’Edipo, realizzate nel tempo o ispirate dall’esposizione promossa e organizzata dalla stessa Galleria di Palazzo Bellomo con il sostegno dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, in collaborazione con la Fondazione INDA e Civita Sicilia.
In Edipo convivono la volontà degli dei e quella dell’individuo, la malattia, il desiderio passionale, l’incesto, l’omicidio, la paternità, il potere, la tenacia, lo sguardo e la visione, l’autopunizione fino all’autoaccecamento.
All’interno delle sale del Museo Bellomo Edipo, una sorta di pre-Amleto arcaico, si fa da tramite in un ideale dialogo fatto di corrispondenze e contrappunti tra la prestigiosa permanente e artisti di fama internazionale come Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Emilio Isgrò, Alfredo Pirri, Gianfranco Notargiacomo e Vettor Pisani, o i siracusani Michele Ciacciofera e Giuseppe Pulvirenti attivi, il primo a Parigi il secondo a Roma, e ancora nomi meno noti ma di grande impatto estetico come il cipriota Vassilis Vassiliades.
In mostra anche le opere di Matteo Basilè e Umberto Passeretti, Corrado Bonicatti (alla memoria) e Hermann Nitsch (alla memoria), i quattro artisti coinvolti nelle campagne di comunicazione delle ultime tre stagioni della Fondazione INDA.
Presenti, infine, nomi emergenti come Silvia Giambrone, Stefano Ricci e Nicola Toce insieme ad altri legati al territorio, quali Giovanni Migliara (alla memoria), Stefania Pennacchio, Andrea Chisesi e Alfredo Romano.
Impreziosisce il percorso espositivo il costume disegnato dallo stilista Antonio Marras, una vera e propria scultura di stoffa, per il recente Edipo Re – Una favola nera del Teatro Elfo Puccini di Milano e quello disegnato da Daniela Dal Cin per Edipo Re messo in scena dalla compagnia torinese Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa.
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