"Everland, l'isola di plastica": una performance sull'inquinamento al Mondello Palace hotel
											Un momento della performance "Everland"
					Sensibilizzare, colpire, far riflettere: venerdì 27 e sabato 28 luglio al calar del sole la battigia antistante il Mondello Palace hotel diventa palcoscenico d’eccezione per la prima nazionale di "Everland, l'isola di plastica".
Si tratta del performing project dell'artista Monica Conversano sul tema plastic pollution , il dramma dell’accumulo di plastica in mare - dal quale il Gruppo Danza Oggi ha tratto ispirazione per realizzare un'innovativa proposta con la E.sperimenti Dance Company diretta da Patrizia Salvatori.
La performance di InScena, che si sviluppa sulle coreografie di Federica Galimberti, vuole destare l'attenzione del pubblico internazionale sulla terribile realtà che sta mettendo in pericolo tutte le forme di vita, l’inquinamento degli Oceani a causa della dissennata gestione dei rifiuti plastici.
"Everland" si riferisce in particolare alla grande isola di plastica del Pacifico, formata da 80mila tonnellate di frammenti: un'area grande tre volte la Francia la cui concentrazione di rifiuti supera il chilogrammo al chilometro quadro.
Ma anche il nostro Mediterraneo subisce le conseguenze dell’invasione della plastica, una immensa quantità di plastica che galleggia, una plastica leggera, inerte, resistente, duratura che si trasforma in gas con il calore e diventa vapore acqueo, un materiale con scarsa resistenza all'abrasione e non biodegradabile, un veleno.
				
									Si tratta del performing project dell'artista Monica Conversano sul tema plastic pollution , il dramma dell’accumulo di plastica in mare - dal quale il Gruppo Danza Oggi ha tratto ispirazione per realizzare un'innovativa proposta con la E.sperimenti Dance Company diretta da Patrizia Salvatori.
La performance di InScena, che si sviluppa sulle coreografie di Federica Galimberti, vuole destare l'attenzione del pubblico internazionale sulla terribile realtà che sta mettendo in pericolo tutte le forme di vita, l’inquinamento degli Oceani a causa della dissennata gestione dei rifiuti plastici.
"Everland" si riferisce in particolare alla grande isola di plastica del Pacifico, formata da 80mila tonnellate di frammenti: un'area grande tre volte la Francia la cui concentrazione di rifiuti supera il chilogrammo al chilometro quadro.
Ma anche il nostro Mediterraneo subisce le conseguenze dell’invasione della plastica, una immensa quantità di plastica che galleggia, una plastica leggera, inerte, resistente, duratura che si trasforma in gas con il calore e diventa vapore acqueo, un materiale con scarsa resistenza all'abrasione e non biodegradabile, un veleno.
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