Ex voto, ori e argenti d'altri tempi: il tesoro del Santuario di Santa Rosalia torna a brillare

Una corona di rose, ex voto al Santuario di Santa Rosalia
Dopo un minuzioso restauro torna a brillare il tesoro del Santuario di Santa Rosalia, che viene restituito alla città a partire da venerdì 13 luglio alle ore 18, data dell'inaugurazione dell'esposizione permanente.
Nucleo fondante del nuovo museo di santa Rosalia nel santuario di Montepellegrino, l'esposizione è costituita principalmente da preziose suppellettili liturgiche e significativi ex-voto.
Si tratta di una collezione incompleta - alcuni preziosi oggetti sono andati dispersi nel tempo - ma l'originaria ricchezza è nota grazie agli inventari periodicamente redatti dalla Deputazione della Venerabile Grotta e Chiesa di Santa Rosalia.
Quelli esposti sono pezzi unici restaurati da Gaetano Correnti e dal maestro argentiere Benedetto Gelardi, che raccontano la devozione per la Santuzza non solo da parte di alti prelati e nobili blasonati, ma soprattutto dalla gente comune, non solo palermitana.
L'esposizione è curata da Maria Concetta Di Natale, Maurizio Vitella e Salvatore Mercadante. Il progetto museografico è della sovrintendente Lina Bellanca e la cura dell'allestimento di Santo Cillaroto.
Nucleo fondante del nuovo museo di santa Rosalia nel santuario di Montepellegrino, l'esposizione è costituita principalmente da preziose suppellettili liturgiche e significativi ex-voto.
Si tratta di una collezione incompleta - alcuni preziosi oggetti sono andati dispersi nel tempo - ma l'originaria ricchezza è nota grazie agli inventari periodicamente redatti dalla Deputazione della Venerabile Grotta e Chiesa di Santa Rosalia.
Quelli esposti sono pezzi unici restaurati da Gaetano Correnti e dal maestro argentiere Benedetto Gelardi, che raccontano la devozione per la Santuzza non solo da parte di alti prelati e nobili blasonati, ma soprattutto dalla gente comune, non solo palermitana.
L'esposizione è curata da Maria Concetta Di Natale, Maurizio Vitella e Salvatore Mercadante. Il progetto museografico è della sovrintendente Lina Bellanca e la cura dell'allestimento di Santo Cillaroto.
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