Fede, storia e cultura nell'antico borgo: la processione della Domenica delle Palme a Gangi

La Domenica delle Palme a Gangi
Una delle dieci manifestazioni religiose più seguite e importanti d’Italia, un patrimonio immateriale tra fede, storia e cultura: torna la solenne processione della Domenica delle Palme organizzata dalla Comunità Ecclesiale, le Confraternite storiche e i Tamburinari di Gangi, quest'anno in programma il 14 aprile.
L’appuntamento con la solenne processione è per le 7.30 del mattino davanti alla Chiesa del Carmine, dove avviene la spartizione delle palme e l’allestimento de "Cunocchia".
Il corteo sacro si muove poi verso la Chiesa Madre per l’accoglienza delle confraternite e la benedizione delle palme e successivamente (alle 10.30) parte alla volta del centro abitato.
I "fratelli" incedono tra stendardi e tradizionali casacche portando a spalla le pesanti palme, adornate con fiori e datteri e con minuscole manifatture a forma di croce e canestrini ottenuti abilmente dall'intreccio delle foglie più tenere, fissate attorno a un asse centrale in legno detto "cunocchia".
Singolare è l’abbigliamento dei confrati: una tunica bianca, coperta da un mantello (di colore diverso per ognuna delle dodici confraternite) e il classico abitino; a precederli due Tamburinara che indossano le rubriche, antichi paramenti sacri del Settecento ricamati in oro e argento.
La processione si conclude davanti alla chiesa Madre con la "Tamburinata": i 24 Tamburinara, due per ogni confraternita, danno luogo a una spettacolare ed emozionante esibizione percuotendo contemporaneamente gli enormi tamburi.
L’appuntamento con la solenne processione è per le 7.30 del mattino davanti alla Chiesa del Carmine, dove avviene la spartizione delle palme e l’allestimento de "Cunocchia".
Il corteo sacro si muove poi verso la Chiesa Madre per l’accoglienza delle confraternite e la benedizione delle palme e successivamente (alle 10.30) parte alla volta del centro abitato.
I "fratelli" incedono tra stendardi e tradizionali casacche portando a spalla le pesanti palme, adornate con fiori e datteri e con minuscole manifatture a forma di croce e canestrini ottenuti abilmente dall'intreccio delle foglie più tenere, fissate attorno a un asse centrale in legno detto "cunocchia".
Singolare è l’abbigliamento dei confrati: una tunica bianca, coperta da un mantello (di colore diverso per ognuna delle dodici confraternite) e il classico abitino; a precederli due Tamburinara che indossano le rubriche, antichi paramenti sacri del Settecento ricamati in oro e argento.
La processione si conclude davanti alla chiesa Madre con la "Tamburinata": i 24 Tamburinara, due per ogni confraternita, danno luogo a una spettacolare ed emozionante esibizione percuotendo contemporaneamente gli enormi tamburi.
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