Fenicotteri in mostra all'Oratorio Quaroni: gli scatti di Giuseppe Oliveri dedicati ai volatili rosa
Foto di Giuseppe Oliveri in mostra all'Oratorio Quaroni (part.)
L'inconfondibile collo lungo e la posizione con una zampa alzata lo rende uno dei volatili più conosciuti del regno animale: il fenicottero è protagonista degli scatti di Giuseppe Oliveri in mostra all'Oratorio Quaroni. Una serie di affascinanti immagini che documentano la vita di questi animali.
A rendere così particolare questo fenicottero è il colore rosa delle piume, dovuto ai pigmenti contenuti del crostaceo Artemia salina, che rappresenta il loro alimento esclusivo. Il loro viaggio è divenuto per il fotografo l'occasione per riflettere sulle emozioni che la bellezza offre all'occhio umano.
Dagli anni Novanta questi meravigliosi uccelli sono tornati numerosi in Sicilia fra Vendicari e le Saline di Trapani e, in particolare, nell'area protetta delle Saline di Priolo Gargallo, mutando almeno in parte la percezione di un territorio martoriato dai fumi di uno dei poli industriali più estesi d'Europa.
"Marinaio prestato alla montagna", come lo definì Vito Oddo, l'amico scomparso con cui ha condiviso esperienze di trekking alla ricerca di sentieri dimenticati fra le montagne siciliane, per Giuseppe Oliveri coniugare l'amore per la natura con la fotografia è stato naturale.
Trasformandosi in un paziente birdwatcher, ha inseguito con faticosi appostamenti fra canne e cespugli il lungo volo dei fenicotteri, che colora i cieli del Mediterraneo di tutte le sfumature del rosa. Il loro viaggio è divenuto per lui occasione per riflettere sulle emozioni personalissime che la bellezza offre all'occhio umano.
A rendere così particolare questo fenicottero è il colore rosa delle piume, dovuto ai pigmenti contenuti del crostaceo Artemia salina, che rappresenta il loro alimento esclusivo. Il loro viaggio è divenuto per il fotografo l'occasione per riflettere sulle emozioni che la bellezza offre all'occhio umano.
Dagli anni Novanta questi meravigliosi uccelli sono tornati numerosi in Sicilia fra Vendicari e le Saline di Trapani e, in particolare, nell'area protetta delle Saline di Priolo Gargallo, mutando almeno in parte la percezione di un territorio martoriato dai fumi di uno dei poli industriali più estesi d'Europa.
"Marinaio prestato alla montagna", come lo definì Vito Oddo, l'amico scomparso con cui ha condiviso esperienze di trekking alla ricerca di sentieri dimenticati fra le montagne siciliane, per Giuseppe Oliveri coniugare l'amore per la natura con la fotografia è stato naturale.
Trasformandosi in un paziente birdwatcher, ha inseguito con faticosi appostamenti fra canne e cespugli il lungo volo dei fenicotteri, che colora i cieli del Mediterraneo di tutte le sfumature del rosa. Il loro viaggio è divenuto per lui occasione per riflettere sulle emozioni personalissime che la bellezza offre all'occhio umano.
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