Formaggi siciliani: le eccellenze del territorio al Sanlorenzo Mercato

Il Sanlorenzo Mercato celebra i formaggi siciliani con una due giorni, sabato 13 e domenica 14 maggio, per conoscere da vicino le prelibatezze derivate dalla nobile e antica arte di saper trasformare il latte in prodotti di alta qualità.
Le eccellenze del territorio, dal trapanese, con le specialità di Santa Ninfa, all’Agrigentino, con i formaggi tipici di Santa Margherita Belice e Campobello di Licata, sono le protagoniste delle degustazioni, aperte sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, impreziosite dagli abbinamenti con marmellate e confetture di frutta.
Solo per la festa dei formaggi, si possono degustare piatti speciali ad un prezzo scontato. Per l’occasione infatti ogni bottega realizza un piatto creato ad hoc a base di formaggi, per un menù unico fruibile a prezzo scontato grazie ad un ticket speciale.
Il formaggio di capra può essere consumato fresco dopo due giorni e senza salatura oppure come primosale dopo 8 giorni, o anche come stagionato dopo almeno 3 mesi. In funzione della stagionatura, la crosta e la pasta possono essere morbide o dure.
Si pensa che questo formaggio sia tra i più antichi d'Italia, visto che già nel XI secolo a.C. Omero ne parlava, riferendosi a una bevanda a base di formaggio di capra grattugiato. Nei secoli a venire, è citato da Aristotele, ma anche da Virgilio, Plinio il Vecchio e Pietro dè Crescenzi.
La vastedda della valle del Belìce DOP è uno dei pochissimi formaggi ovini a pasta filata. Ha un gusto particolare, tipico del formaggio fresco di pecora, con note lievemente acidule e mai piccanti.
La sua pasta è bianca, compatta, con qualche striatura dovuta alla filatura artigianale. La caratteristica forma a focaccia, con le sue facce lievemente convesse, rende inconfondibile la vastedda.
Le eccellenze del territorio, dal trapanese, con le specialità di Santa Ninfa, all’Agrigentino, con i formaggi tipici di Santa Margherita Belice e Campobello di Licata, sono le protagoniste delle degustazioni, aperte sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, impreziosite dagli abbinamenti con marmellate e confetture di frutta.
Solo per la festa dei formaggi, si possono degustare piatti speciali ad un prezzo scontato. Per l’occasione infatti ogni bottega realizza un piatto creato ad hoc a base di formaggi, per un menù unico fruibile a prezzo scontato grazie ad un ticket speciale.
Il formaggio di capra può essere consumato fresco dopo due giorni e senza salatura oppure come primosale dopo 8 giorni, o anche come stagionato dopo almeno 3 mesi. In funzione della stagionatura, la crosta e la pasta possono essere morbide o dure.
Si pensa che questo formaggio sia tra i più antichi d'Italia, visto che già nel XI secolo a.C. Omero ne parlava, riferendosi a una bevanda a base di formaggio di capra grattugiato. Nei secoli a venire, è citato da Aristotele, ma anche da Virgilio, Plinio il Vecchio e Pietro dè Crescenzi.
La vastedda della valle del Belìce DOP è uno dei pochissimi formaggi ovini a pasta filata. Ha un gusto particolare, tipico del formaggio fresco di pecora, con note lievemente acidule e mai piccanti.
La sua pasta è bianca, compatta, con qualche striatura dovuta alla filatura artigianale. La caratteristica forma a focaccia, con le sue facce lievemente convesse, rende inconfondibile la vastedda.
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