Figure della mitologia in chiave simbolica: personale di Sergio Di Paola da Artètika
Particolare dell'opera "La Rovina degli Dèi" di Sergio Di Paola
Nell'ambito della "Settimana delle Culture", la Galleria d'Arte Artètika di Palermo ospita dal 29 maggio al 9 giugno la mostra "La Rovina degli Dèi", personale dell'artista Sergio Di Paola a cura di Gigi Vinci.
L'inaugurazione è in programma giovedì 29 maggio alle 18.30, nella sede di via Giorgio Castriota 15.
Le opere in mostra, realizzate a inchiostro di china su carta, esplorano la persistenza del mito nel contesto contemporaneo.
Tecnica e concetto si fondono in lavori che esplorano il punto di contatto tra visibile e invisibile, tra presenza e assenza.
Figure come Narciso, Medusa, Didone e Pan emergono dalle carte non come rappresentazioni fedeli ma come apparizioni, spettri di divinità ancora capaci di interrogare.
Le opere reinterpretano figure emblematiche della mitologia in una chiave simbolica. L'arte, in questo caso, si fa riflessione sul ciclo di morte e rinascita, sulla memoria e sull'oblio.
Il progetto non si limita a riproporre la mitologia, ma mostra come il mito sia un linguaggio vivo, in grado di illuminare le inquietudini del presente.
Giovedì 29 maggio, nel corso della presentazione, sono previsti momenti d'intrattenimento e di convivialità. La performance di Giovanna Corrao include un monologo inedito, scritto appositamente per l'evento, in cui dà voce a Medusa, trasformandola da mostro a testimone sacrificale.
La mostra resta aperta fino al 9 giugno, visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.
L'inaugurazione è in programma giovedì 29 maggio alle 18.30, nella sede di via Giorgio Castriota 15.
Le opere in mostra, realizzate a inchiostro di china su carta, esplorano la persistenza del mito nel contesto contemporaneo.
Tecnica e concetto si fondono in lavori che esplorano il punto di contatto tra visibile e invisibile, tra presenza e assenza.
Figure come Narciso, Medusa, Didone e Pan emergono dalle carte non come rappresentazioni fedeli ma come apparizioni, spettri di divinità ancora capaci di interrogare.
Le opere reinterpretano figure emblematiche della mitologia in una chiave simbolica. L'arte, in questo caso, si fa riflessione sul ciclo di morte e rinascita, sulla memoria e sull'oblio.
Il progetto non si limita a riproporre la mitologia, ma mostra come il mito sia un linguaggio vivo, in grado di illuminare le inquietudini del presente.
Giovedì 29 maggio, nel corso della presentazione, sono previsti momenti d'intrattenimento e di convivialità. La performance di Giovanna Corrao include un monologo inedito, scritto appositamente per l'evento, in cui dà voce a Medusa, trasformandola da mostro a testimone sacrificale.
La mostra resta aperta fino al 9 giugno, visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.
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