"Flamenco, flamenco": si conclude la rassegna del Cervantes dedicata al regista Carlos Saura

"Flamenco, flamenco" di Carlos Saura
Quattro appuntamenti con il grande cinema spagnolo: l'Instituto Cervantes di Palermo inaugura il ciclo di proiezioni "Carlos Saura tra i grandi del cinema", rassegna che rende omaggio a Carlos Saura, appunto uno dei registi spagnoli che ha ricevuto più riconoscimenti e premi a livello mondiale e che ha esplorato quasi tutti i campi e temi del cinema, dalla realtà sociale, al mondo dell'arte, alla musica e al ballo.
Ultimo appuntamento mercoledì 15 maggio alle 18 nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (sede del Cervantes di via Argenteria Nuova 33) con la proiezione del film "Flamenco, flamenco", girato nella vecchia stazione ferroviaria di Siviglia, dove Saura convoca alcuni tra i più grandi artisti di flamenco.
Saura qui torna a esplorare l'universo musicale, le luci e i colori della tradizionale danza spagnola, facendo incontrare l'arte dei grandi maestri come Paco de Lucia e Manolo Sanlucar con il talento di alcuni artisti emergenti come Sara Baras e Miguel Boveda. La fotografia è del grande Vittorio Storaro.
In un ambiente che si trasforma via via in cueva, in scuola di danza, sala da ballo o spazio metafisico, si esibiscono cantaores, musicisti e bailaores, in una serie di quadri che illustrano allo spettatore le diverse forme espressive della musica dei gitani andalusi.
Flamenco di assoluta purezza, con la malinconia della soleá e i ritmi inarrestabili delle bulerias, con inflessioni latino-americane nella guajira e contaminazioni colte nella rumba conclusiva, su testo di Federico García Lorca.
La proiezione - a ingresso libero fino a esaurimento posti - è in lingua spagnola con sottotitoli in italiano.
Ultimo appuntamento mercoledì 15 maggio alle 18 nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (sede del Cervantes di via Argenteria Nuova 33) con la proiezione del film "Flamenco, flamenco", girato nella vecchia stazione ferroviaria di Siviglia, dove Saura convoca alcuni tra i più grandi artisti di flamenco.
Saura qui torna a esplorare l'universo musicale, le luci e i colori della tradizionale danza spagnola, facendo incontrare l'arte dei grandi maestri come Paco de Lucia e Manolo Sanlucar con il talento di alcuni artisti emergenti come Sara Baras e Miguel Boveda. La fotografia è del grande Vittorio Storaro.
In un ambiente che si trasforma via via in cueva, in scuola di danza, sala da ballo o spazio metafisico, si esibiscono cantaores, musicisti e bailaores, in una serie di quadri che illustrano allo spettatore le diverse forme espressive della musica dei gitani andalusi.
Flamenco di assoluta purezza, con la malinconia della soleá e i ritmi inarrestabili delle bulerias, con inflessioni latino-americane nella guajira e contaminazioni colte nella rumba conclusiva, su testo di Federico García Lorca.
La proiezione - a ingresso libero fino a esaurimento posti - è in lingua spagnola con sottotitoli in italiano.
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