"Francesca Serio - La madre": un libro sulla prima donna che denunciò la mafia
Franco Blandi presenta il suo libro "Francesca Serio - La madre" alla Libreria Punto 52 di Termini Imerese. Francesca Serio è stata la prima donna a denunciare apertamente la mafia.
Francesca è stata la madre di Salvatore Carnevale, socialista e dirigente della Camera del lavoro di Sciara, ucciso il 16 maggio del 1955. Sono gli Anni ‘20 a Calati Mamertino (ME), Francesca Serio, giovane contadina rimasta sola dopo la separazione dal marito, dà alla luce un figlio, che alleverà con cura e determinazione insieme alla propria famiglia. Con Turidduzzu ancora in fasce, i Serio si trasferiscono a Sciara, in provincia di Palermo, dove Francesca si impegna ancora di più nel lavoro dei campi e Turidduzzu cresce, appassionato negli studi fin da ragazzo e laborioso contadino appena adolescente.
Nel secondo dopoguerra, sull'onda degli ideali del socialismo, Carnevale comincia a interessarsi ai problemi dello sfruttamento dei lavoratori della terra, fino a ottenere l'applicazione della legge di riforma agraria. La reazione di mafiosi e collusi non tarda: Carnevale viene assassinato il 16 maggio 1955. Francesca Serio, da sempre vicina al figlio nelle lotte sindacali, dopo la sua morte s'impegna per ottenere giustizia, riuscendo a far condannare gli imputati all'ergastolo in primo grado, in seguito però assolti ai gradi successivi. In questa battaglia, accanto a lei, Sandro Pertini e altri protagonisti della storia italiana di quegli anni.
Francesca è stata la madre di Salvatore Carnevale, socialista e dirigente della Camera del lavoro di Sciara, ucciso il 16 maggio del 1955. Sono gli Anni ‘20 a Calati Mamertino (ME), Francesca Serio, giovane contadina rimasta sola dopo la separazione dal marito, dà alla luce un figlio, che alleverà con cura e determinazione insieme alla propria famiglia. Con Turidduzzu ancora in fasce, i Serio si trasferiscono a Sciara, in provincia di Palermo, dove Francesca si impegna ancora di più nel lavoro dei campi e Turidduzzu cresce, appassionato negli studi fin da ragazzo e laborioso contadino appena adolescente.
Nel secondo dopoguerra, sull'onda degli ideali del socialismo, Carnevale comincia a interessarsi ai problemi dello sfruttamento dei lavoratori della terra, fino a ottenere l'applicazione della legge di riforma agraria. La reazione di mafiosi e collusi non tarda: Carnevale viene assassinato il 16 maggio 1955. Francesca Serio, da sempre vicina al figlio nelle lotte sindacali, dopo la sua morte s'impegna per ottenere giustizia, riuscendo a far condannare gli imputati all'ergastolo in primo grado, in seguito però assolti ai gradi successivi. In questa battaglia, accanto a lei, Sandro Pertini e altri protagonisti della storia italiana di quegli anni.
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