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"Gatta ci cova": lo spettacolo con la regia di Gilberto Idonea al Teatro Metropolitan di Catania

  • Teatro Metropolitan - Catania
  • Dal 19 al 20 febbraio 2022 (evento concluso)
  • 17.30 (sabato 19 e domenica 20), 21.30 (sabato 19)
  • Da 12 euro
  • Biglietti acquistabili al botteghino del teatro Metropolitan. Info al numero 095 322323 (dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 17.00 alle 19.00). Ingresso con Super Green Pass e mascherina ffp2
Un articolo del Codice Civile può diventare una commedia? Assolutamente si. È il caso di "Gatta ci cova" dell’autore catanese Antonino Russo Giusti (il cui titolo originale è appunto "L’articolo 1083") la cui popolarità si deve all’arte e alla mimica di Angelo Musco, protagonista insieme all’inseparabile Rosina Anselmi dell’omonimo film di Gennaro Righelli.

Lo spettacolo, con la regia di Gilberto Idonea ripresa da Alessandro Idonea, viene messo in scena al teatro Metropolitan di Catania sabato 19 (alle ore 17.30 e alle ore 21.00) e domenica 20 febbraio (alle ore 17.30) per “Una Stagione a 4 Stelle – Gilberto Idonea”.

In scena nell’allestimento del 1990, con le scene (restaurate) di Salvatore Tropea, la compagnia che fu di Gilberto, composta da Loredana Marino, Nellina Fichera, Giovanna Criscuolo, Chiara Seminara, Raffaele Costanzo, Salvo Disca, Nino Signorello, Enrico Pappalardo, Bruno Torrisi e lo stesso Alessandro Idonea, e che con questo spettacolo ha calcato i palcoscenici delle maggiori città del Sud e del Nord America.

La trama di "Gatta ci cova" racconta la vicenda della sorellastra di un ricco proprietario terriero che, consigliata da astuti avvocati, gli estorce la donazione di tutte le sue proprietà. Quando però lui si rende conto del tranello, venuto a conoscenza dell’articolo 1083 del Codice Civile, decide di sposare la sua serva, incinta del fidanzato deceduto, per adottarne il figlio e rendere nulla la donazione.

Purtroppo il bimbo nasce morto, e quanto tutto sembra ormai perduto, giunge la notizia insperata che la serva in realtà aspettava una coppia di gemelli. Con il riconoscimento del bambino l’uomo dunque rientra in possesso di tutti i suoi beni, liquidando così la rapace congiunta.

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