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Gioielli dell'Algeria e sculture del Mali: l'Africa e la Sicilia nella nuova mostra di Palazzo Sant'Elia

  • Palazzo Sant'Elia (Fondazione Sant'Elia) - Palermo
  • Dal 12 giugno al 30 ottobre 2021 (evento concluso)
  • Dalle 9.30 alle 18.00 (dal lunedì al giovedì), dalle 9.30 alle 20.00 (venerdì), dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 21.00 (sabato e domenica)
  • 5 euro
  • Info ai numeri 091 2712062 (Fondazione Sant'Elia) e 0924 67844 (Fondazione Orestiadi)
     
Balarm
La redazione

Richard Onyango (Kenia)

Un ponte tra due continenti nel segno dell’arte è la mostra Crossing Africa, a cura della Fondazione Orestiadi di Gibellina, con opere che provengono dal Museo delle Trame Mediterranee e realizzata in collaborazione con la Fondazione Sant’Elia negli spazi dell’omonimo palazzo palermitano.

A partire dal concept del Museo, il percorso espositivo si articola in una sezione di arti decorative e in una di arti visive. Gioielli, tessuti e manufatti documentano la maestria degli artigiani, che dalla tradizione attingono forme e decori per la loro realizzazione.

Sono in mostra i gioielli dell’Algeria, di raffinata eleganza, in argento cesellato ornato con filigrana, corallo e smalti secondo una tradizione che risale all’alto medioevo, le collane in copale del Marocco, i gioielli delle comunità ebraiche della Tunisia.

Sono in mostra, inoltre, il copricapo in perline colorate dei Yoruba della Nigeria e le sofisticate sculture dei Dogon del Mali, a cui tanto debbono le avanguardie artistiche occidentali.
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La sezione di arti visive presenta le opere degli artisti algerini Amar Briki ed Hakim Abbaci, dei senegalesi Ndoye Mohamadu e Moussa Traore, dei tunisini Lisa Seror, Meyra Yedidsion, Kaled Ben Slimane, del keniota Richard Onyango e dell’egiziano Adel Al Siwi, realizzate nel corso delle residenze di artisti a Gibellina e poi dal museo delle Trame Mediterranee a partire dagli anni ‘70.

Con queste opere dialogano quelle rivolte o dedicate all’Africa degli artisti italiani Andrea Cusumano, Alfonso Leto, Francesco Impellizzeri, Innocente, Gai Candido, Giusto Sucato ed Alfredo Romano, a cui si aggiunge la svizzera Rita Ernst, che affrontano nelle loro opere differenti aspetti e sfaccettature del complesso rapporto tra Europa ed Africa.

La mostra - visitabile tutti i giorni, dal 12 giugno al 30 ottobre 2021 - è il primo appuntamento che presenta la collaborazione tra la Fondazione Orestiadi e la Fondazione Sant’Elia, che fa seguito ad un protocollo d’intesa recentemente sottoscritto.

Calogero Pumilia, presidente della Fondazione Orestiadi, manifesta la convinzione che a partire da questa iniziativa la proficua collaborazione tra i due enti arricchirà
l’offerta culturale della città con le iniziative e gli stimoli di giovani artisti, curatori ed intellettuali.

Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Sant’Elia, afferma: «questo è il primo risultato di una collaborazione strategica tra Fondazione Sant’Elia e Fondazione
Orestiadi che prende avvio da una splendida mostra delle bellezze dell’Africa.

L’Africa è stato il passato lontano e può essere ora il futuro del mondo con le sue ricchezze umane, artistiche e naturali. Le due Fondazioni intendono fare di Palermo
e della Sicilia uno straordinario luogo di incontro tra Europa ed Africa». 
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