Gli antichi magazzini per conservare l'"oro biondo": le visite alle grotte del caricatore di Sciacca

Le grotte del caricatore di Sciacca
Visitare le antiche “grotte del caricatore” vuol dire immergersi in luoghi antichi del tutto sorprendenti: era infatti il posto in cui venivano ammassate e caricate le granaglie, il famoso “oro biondo” che rese Sciacca uno dei quattro Vicariati e in Sicilia e sede della Zecca. La città deve tutto al “caricatore”: da esso ricavavano i dazi per pagare gli amministratori, le milizie, i servizi e la costruzione delle mura di cinta.
Le grotte risalgono sicuramente alla preistoria, furono probabilmente sepolture, in seguito trasformate in ambienti ipogeici, e utilizzate poi come fosse granarie: scavate nella roccia viva, avevano la caratteristica forma a “imbuto rovesciato”, con accesso dall’alto, collegate tramite cunicoli detti “cannoli”.
A Sciacca sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Sciacca, al costo di 15 euro.
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