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I film vincitori dell'Italian Council vanno in mostra: le installazioni video a Castelbuono

  • Museo Civico di Castelbuono - Castelbuono (Pa)
  • Dal 28 dicembre 2021 al 30 gennaio 2022 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 13.15 e dalle 15.45 alle 19.00
  • Gratuito
  • Info al numero 0921 677126
Balarm
La redazione

"The Other: A Familiar Story" di Maria D. Rapicavoli

Il Museo Civico di Castelbuono presenta i due film vincitori del sesto bando dell'Italian Council, "The Other: A Familiar Story", di Maria D. Rapicavoli e "What has left since we left", di Giulio Squillacciotti. 

L’apertura dell’esposizione è in programma per domenica 28 novembre dalle ore 11.00, per poi essere visitabile sino al 30 gennaio 2022 (tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 13.15 e dalle 15.45 alle 19.00) all'interno degli spazi espositivi delle ex-scuderie e nella sala San Giorgio del castello dei Ventimiglia.

"The Other: A Familiar Story", esposto con un’installazione video dell'artista siciliana Maria D. Rapicavoli, affronta il tema delle questioni migratorie, e in questo caso della migrazione dalla Sicilia agli Stati Uniti nel corso del Novecento, dove il mare è un potente intermediario e luogo di transito.

Basato su una storia vera, la narrazione ruota intorno a una donna siciliana che ha dovuto seguire il marito in America agli inizi del Novecento: da un paese vicino all'Etna alla costa di Manhattan, un'esperienza condivisa da tutti gli immigrati uniti dalla stessa sorte. 
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La storia, tramandata oralmente dalle donne della famiglia dell'artista, costruisce un lavoro sulla memoria storica e personale e sull'uso dell'immaginazione come unico meccanismo di fuga dal contesto vissuto.

Il film "What has left since we left" di Giulio Squillacciotti, invece, genera un cortocircuito tra presente, passato e possibile futuro, un tempo e uno spazio altro, sospeso, dove proietta, con grande abilità, alcune urgenze della Storia contemporanea. 

L'artista mette in scena una narrazione plausibile, costruisce una finzione che potrebbe essere documentario e immagina un film sulla possibile fine del progetto comunitario europeo in maniera lucida, attuale e con un impianto ben strutturato. 

Il lavoro dell'artista si basa sulla sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica, che affronta tramite video, audio, scenografia.
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