I nudi di Spencer Tunick a Palermo: l'antologica "Nudes" ai Cantieri Culturali

"Desert Spirits" di Spencer Tunick
Spencer Tunick racconta il paesaggio composto da nudi, livellando la bellezza dei corpi senza veli, rendendo uguale uno agli altri: "Nudes", l’antologica del fotografo americano è allestita fino al 2 giugno allo ZAC, il padiglione dedicato all’arte contemporanea dei Cantieri culturali alla Zisa.
Paesaggi naturali e urbani arricchiti dai nudi di migliaia di volontari che, in ogni parte del mondo, hanno accetto di partecipare al progetto diventando parte integrante e fondamentale dei lavori fotografici e in questa antologica, sono presenti anche i video che raccontano il complesso lavoro di making of dietro alla realizzazione di ogni immagine.
Da Shanghai a Parigi, dall'Australia a Brooklyn, Spencer Tunick riesce a innescare dibattiti e interrogativi per la natura della sua opera, che in molti definiscono una semplice "manifestazione sociale", a sostegno della libertà di espressione.
Dalle sue immagini nasce una riflessione sul concetto di pubblico e privato, individuale e collettivo. Ogni scatto racconta un'azione livellatrice sul corpo (o sui corpi).
La mostra, curata da Gerald Matt, è un progetto sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dalla Galleria d’Arte Moderna. Le foto sono stampate su 14 teli nel formato di 3 metri per lato per offrire ai visitatori una sensazione di completa immersione negli scatti e altre sono invece stampate su formato più ridotto.
Tunick nasce a Middletown nel 1967 e ha iniziato a fotografare nudi per le vie di New York nel 1992. Due anni dopo viene arrestato al Rockfeller Center di Manhattan perché camminava in compagnia di una modella completamente nuda.
Paesaggi naturali e urbani arricchiti dai nudi di migliaia di volontari che, in ogni parte del mondo, hanno accetto di partecipare al progetto diventando parte integrante e fondamentale dei lavori fotografici e in questa antologica, sono presenti anche i video che raccontano il complesso lavoro di making of dietro alla realizzazione di ogni immagine.
Da Shanghai a Parigi, dall'Australia a Brooklyn, Spencer Tunick riesce a innescare dibattiti e interrogativi per la natura della sua opera, che in molti definiscono una semplice "manifestazione sociale", a sostegno della libertà di espressione.
Dalle sue immagini nasce una riflessione sul concetto di pubblico e privato, individuale e collettivo. Ogni scatto racconta un'azione livellatrice sul corpo (o sui corpi).
La mostra, curata da Gerald Matt, è un progetto sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dalla Galleria d’Arte Moderna. Le foto sono stampate su 14 teli nel formato di 3 metri per lato per offrire ai visitatori una sensazione di completa immersione negli scatti e altre sono invece stampate su formato più ridotto.
Tunick nasce a Middletown nel 1967 e ha iniziato a fotografare nudi per le vie di New York nel 1992. Due anni dopo viene arrestato al Rockfeller Center di Manhattan perché camminava in compagnia di una modella completamente nuda.
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