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Il baritono Nicola Alaimo in recital al Teatro Massimo di Palermo

  • Teatro Massimo - Palermo
  • 1 marzo 2019 (evento concluso)
  • 20.30
  • Da 30 a 15 euro
  • Biglietti acquistabili online o al botteghino del Teatro Massimo (dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio). Info al numero 091 6053580
Nicola Alaimo torna al Teatro Massimo di Palermo, nella sua città, per un recital venerdì 1 marzo alle 20.30 accompagnato al pianoforte da Giuseppe Cinà.

La prima parte del programma comprende arie dalle grandi opere italiane, dal Barbiere di Siviglia di Rossini (1816) fino a Gianni Schicchi di Puccini (1918). Alla cavatina di Figaro “Largo al factotum” seguirà infatti “Era uguale la voce?” da Gianni Schicchi. Poi altre grandi pagine per baritono: “Ecco il monologo” da Adriana Lecouvreur, opera della quale Nicola Alaimo ha fornito un’intensa e indimenticabile interpretazione nel 2017 al Teatro Massimo insieme ad Angela Gheorghiu e Daniel Oren.

A seguire una pagina di ascolto più raro, l’aria di Severo da Poliuto di Donizetti, prima di due ruoli verdiani con i quali Alaimo si è imposto sui principali palcoscenici internazionali: da Falstaff l’aria “L’onore! Ladri!” e dalla Forza del destino “Toh! Toh! Poffare il mondo”. A fare da cornice alla grande aria da Rigoletto “Cortigiani vil razza dannata” vi saranno alcune pagine per pianoforte solo eseguite da Giuseppe Cinà: la trascrizione ottocentesca per pianoforte solo di melodie da Rigoletto di Cramer e due rare pagine pianistiche composte da Verdi, la Romanza senza parole e il Valzer che poi Nino Rota ha trascritto per orchestra per la colonna sonora del Gattopardo. In conclusione della prima parte un’altra grande aria per baritono, “Nemico della patria” da Andrea Chénier di Umberto Giordano.

Nella seconda parte del concerto Nicola Alaimo eseguirà alcune romanze da camera di Francesco Paolo Tosti, il grande maestro italiano di questo genere raffinatissimo dove ogni singola parola viene cesellata con cura, per poi passare alla canzone italiana, napoletana e siciliana, con titoli notissimi come Ti voglio tanto bene di De Curtis, Musica proibita di Gastaldon, Passione su testo di Libero Bovio, Non ti scordar di me di De Curtis e E vui durmiti ancora del siciliano Gaetano Emanuel Calì.

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