Il Barocco dà spettacolo nella chiesa più interessante di Palermo: l'Immacolata Concezione

Chiesa dell'Immacolata Concezione a Palermo
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
A una Palermo tribolata dalla peste e alla devozione di una vedova rimanda la storia della Chiesa dell'Immacolata Concezione, nel cuore del Capo. L’edificio faceva parte, assieme al monastero, del complesso benedettino voluto da Laura Imbarbara, rimasta sola dopo la morte del marito, don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago è tuttora custodito all'interno della chiesa), e senza figli. Fu realizzato nel 1576, dopo l’invocazione del popolo a Maria, affinché l’epidemia di peste smettesse di seminare morte. La facciata è semplice e severa.
L’interno, invece, è un autentico gioiello del barocco palermitano: una spettacolare visione di marmi mischi, stucchi, dipinti, ferri forgiati e dorati, statue e colonne tortili in marmo rosso. Tutto l’apparato decorativo ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637, opera di Pietro Novelli.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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