"Il Bisonte e la Ginestra" a Palermo: con Nonno Zubar al Piccolo Teatro Patafisico
											Il bisonte e la ginestra - Piccolo Teatro Patafisico (foto di Francesca Scelfo)
					Un viaggio nel passato di Nonno Zubar che insegna alle due nipotine a rimanere unite e a sostenersi nelle difficoltà e che le aiuta a sostenere il dolore della perdita delle persone care.
Domenica 9 novembre, alle 16.30 e alle 18.00 al Piccolo Teatro Patafisico di Palermo va in scena "Il Bisonte e la Ginestra", uno spettacolo di Barbe à Papa Teatro per il testo e regia di Claudio Zappalà e con Federica D’Amore, Totò Galati, Nancy Trabona.
Una produzione CTM – Centro Teatrale Meridionale. Musiche originali e disegno luci di Nathan Tagliavini, scene e costumi a cura di Barbe à Papa Teatro.
Nonno Zubar è un bisonte vecchissimo: ha quarant’anni e sta per morire. Le sue nipotine si ritrovano con lui per festeggiare il suo compleanno e fargli un grande regalo: ricordare insieme la sua vita che da giovanissimo lo ha portato a lasciare la sua terra d’origine, la foresta di Białowieża in Polonia, per cercare una nuova terra dove poter formare una nuova famiglia di bisonti.
Durante questo viaggio nella memoria, Zubar ritroverà le Ginestre conosciute durante il suo cammino, e che lo hanno aiutato a imparare a convivere con la paura e la solitudine. Un viaggio nel passato che insegna alle due nipotine a rimanere unite e a sostenersi nelle difficoltà e che le aiuta a sostenere il dolore della perdita delle persone care.
"Il Bisonte e la Ginestra" è il primo capitolo della trilogia "Le emozioni nascoste delle piante", ispirata dall’omonimo libro di Didier Van Cauwelaert. Lo spettacolo si assume la responsabilità di affrontare temi importanti per la crescita di un bambino: la morte delle persone anziane, l’accettazione della separazione, il viaggio e il rapporto con chi ha origini diverse dalla nostra.
Lo fa in maniera delicata, accompagnando piccoli e giovani spettatori in questo viaggio che è anche molto divertente ed educativo. È uno spettacolo per grandi e bambini, particolarmente adatto per la fascia d’età 6/13, ma anche per bambini più piccoli se accompagnati dagli adulti.
E saranno proprio gli adulti ad avere la possibilità di fare un viaggio ancora più profondo e riconoscere nella storia di Zubar un percorso di cura della sofferenza, attraverso il lavoro paziente delle Ginestre, che per noi rappresentano il sostegno psicologico di cui spesso si ha bisogno ma a cui non sempre facciamo affidamento.
				
									Domenica 9 novembre, alle 16.30 e alle 18.00 al Piccolo Teatro Patafisico di Palermo va in scena "Il Bisonte e la Ginestra", uno spettacolo di Barbe à Papa Teatro per il testo e regia di Claudio Zappalà e con Federica D’Amore, Totò Galati, Nancy Trabona.
Una produzione CTM – Centro Teatrale Meridionale. Musiche originali e disegno luci di Nathan Tagliavini, scene e costumi a cura di Barbe à Papa Teatro.
Nonno Zubar è un bisonte vecchissimo: ha quarant’anni e sta per morire. Le sue nipotine si ritrovano con lui per festeggiare il suo compleanno e fargli un grande regalo: ricordare insieme la sua vita che da giovanissimo lo ha portato a lasciare la sua terra d’origine, la foresta di Białowieża in Polonia, per cercare una nuova terra dove poter formare una nuova famiglia di bisonti.
Durante questo viaggio nella memoria, Zubar ritroverà le Ginestre conosciute durante il suo cammino, e che lo hanno aiutato a imparare a convivere con la paura e la solitudine. Un viaggio nel passato che insegna alle due nipotine a rimanere unite e a sostenersi nelle difficoltà e che le aiuta a sostenere il dolore della perdita delle persone care.
"Il Bisonte e la Ginestra" è il primo capitolo della trilogia "Le emozioni nascoste delle piante", ispirata dall’omonimo libro di Didier Van Cauwelaert. Lo spettacolo si assume la responsabilità di affrontare temi importanti per la crescita di un bambino: la morte delle persone anziane, l’accettazione della separazione, il viaggio e il rapporto con chi ha origini diverse dalla nostra.
Lo fa in maniera delicata, accompagnando piccoli e giovani spettatori in questo viaggio che è anche molto divertente ed educativo. È uno spettacolo per grandi e bambini, particolarmente adatto per la fascia d’età 6/13, ma anche per bambini più piccoli se accompagnati dagli adulti.
E saranno proprio gli adulti ad avere la possibilità di fare un viaggio ancora più profondo e riconoscere nella storia di Zubar un percorso di cura della sofferenza, attraverso il lavoro paziente delle Ginestre, che per noi rappresentano il sostegno psicologico di cui spesso si ha bisogno ma a cui non sempre facciamo affidamento.
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