Il Corpus Domini a Messina, tra fede e leggenda: la processione del Vascidduzzu d'argento
Corpus Domini per la città di Messina vuol dire "Festa del Vascidduzzu", in programma domenica 3 giugno con la tradizionale processione.
Quella del Vascelluzzo è una ricorrenza dalle origini antichissime, legata a numerose storie e leggende. Una di queste racconta che la Madonna della Lettera, nel Seicento, grazie ad una miracolosa tempesta salvò i messinesi dalla peste e dalla carestia, costringendo un galeone greco ad approdare sulle coste siciliane.
Il Vascelluzzo è un'imbarcazione a tre alberi in legno, rivestita da lamine d'argento e sulla quale è posto un reliquario contenente proprio i capelli della Madonna della Lettera. Ancora oggi porta le effigi di quelli che, secondo la tradizione, sarebbero i marinai fondatori della Confraternita di Santa Maria di Portosalvo dei Marinai, che ancora oggi si occupano di portare in giro il piccolo galeone, ornato di spighe e pani di grano.
La processione vede la partecipazione di associazioni, congregazioni e arciconfraternite della città, ed è preceduta da un corteo di fedeli incappucciati chiamati Babaluci.
Quella del Vascelluzzo è una ricorrenza dalle origini antichissime, legata a numerose storie e leggende. Una di queste racconta che la Madonna della Lettera, nel Seicento, grazie ad una miracolosa tempesta salvò i messinesi dalla peste e dalla carestia, costringendo un galeone greco ad approdare sulle coste siciliane.
Il Vascelluzzo è un'imbarcazione a tre alberi in legno, rivestita da lamine d'argento e sulla quale è posto un reliquario contenente proprio i capelli della Madonna della Lettera. Ancora oggi porta le effigi di quelli che, secondo la tradizione, sarebbero i marinai fondatori della Confraternita di Santa Maria di Portosalvo dei Marinai, che ancora oggi si occupano di portare in giro il piccolo galeone, ornato di spighe e pani di grano.
La processione vede la partecipazione di associazioni, congregazioni e arciconfraternite della città, ed è preceduta da un corteo di fedeli incappucciati chiamati Babaluci.
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