Il dipinto-gioiello di Novelli Ritrovato nel tempio delle monache: alla scoperta della Chiesa di San Giovanni dell'Origlione

La Chiesa di San Giovanni dell'Origlione a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Costruita nel 1600 come chiesa annessa al convento di monache benedettine, la Chiesa di San Giovanni dell'Origlione fu dotata nel 1717 di un camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro, senza essere viste. Travagliata la storia delle sue inquiline: nel 1532 nove monache, “pel desiderio di menar vita più rigida ed austera”, lasciarono il complesso dell’Origlione per fondare il convento dei Sett’Angeli.
Al loro posto subentrarono le monache olivetane delle Repentite. La chiesa fu abbandonata nel 1866,a seguito della requisizione dei beni ecclesiastici. Il 9 maggio 1943 rimase danneggiata da una bomba. L’interno è uno scrigno di tesori. Nel corso di recenti lavori è riemerso un brano del ciclo pittorico originario di Pietro Novelli: si riteneva fosse un affresco, ma in realtà è un rarissimo dipinto a olio su muro.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Costruita nel 1600 come chiesa annessa al convento di monache benedettine, la Chiesa di San Giovanni dell'Origlione fu dotata nel 1717 di un camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro, senza essere viste. Travagliata la storia delle sue inquiline: nel 1532 nove monache, “pel desiderio di menar vita più rigida ed austera”, lasciarono il complesso dell’Origlione per fondare il convento dei Sett’Angeli.
Al loro posto subentrarono le monache olivetane delle Repentite. La chiesa fu abbandonata nel 1866,a seguito della requisizione dei beni ecclesiastici. Il 9 maggio 1943 rimase danneggiata da una bomba. L’interno è uno scrigno di tesori. Nel corso di recenti lavori è riemerso un brano del ciclo pittorico originario di Pietro Novelli: si riteneva fosse un affresco, ma in realtà è un rarissimo dipinto a olio su muro.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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