Il fascino quasi intatto del tardo-gotico ragusano: visite alla Chiesa di Santa Maria delle Scale
Particolare della Chiesa di Santa Maria delle Scale a Ragusa
Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Sempre in primo piano nelle vedute più fotografate della città antica, i visitatori potranno ammirare la Chiesa di Santa Maria delle Scale, quella che meglio conserva i segni di un glorioso passato medievale.
Voltate le spalle a un panorama mozzafiato, si entra a visitarla e si scopre che portali e cappelle, miracolosamente scampati al terremoto del 1693, raccontano ancor oggi di una storia secolare, altrove cancellata dal sisma.
Il più ricco scrigno della città, l’unico che ha conservato intatta la sua veste quattro-cinquecentesca. Qui, con la fantasia, sembrerà di cogliere i maestri iblei del gotico e del rinascimento intenti a dialogare con la pietra delle volte, a scolpire e intagliare figure vegetali e animali, a decorare gli elementi architettonici.
Occhio anche agli affreschi medievali e al magnifico altorilievo in terracotta di Caltagirone risalente al 1538.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Sempre in primo piano nelle vedute più fotografate della città antica, i visitatori potranno ammirare la Chiesa di Santa Maria delle Scale, quella che meglio conserva i segni di un glorioso passato medievale.
Voltate le spalle a un panorama mozzafiato, si entra a visitarla e si scopre che portali e cappelle, miracolosamente scampati al terremoto del 1693, raccontano ancor oggi di una storia secolare, altrove cancellata dal sisma.
Il più ricco scrigno della città, l’unico che ha conservato intatta la sua veste quattro-cinquecentesca. Qui, con la fantasia, sembrerà di cogliere i maestri iblei del gotico e del rinascimento intenti a dialogare con la pietra delle volte, a scolpire e intagliare figure vegetali e animali, a decorare gli elementi architettonici.
Occhio anche agli affreschi medievali e al magnifico altorilievo in terracotta di Caltagirone risalente al 1538.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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