Il genio di Pirandello in un inedito mix di cinema e teatro: "Sei personaggi in cerca d'autore" al Biondo
"Sei personaggi in cerca d'autore" del regista Luca De Fusco
Il più celebre dei drammi di Luigi Pirandello risuona tra le mura della Sala Grande del Teatro Biondo di Palermo: Luca De Fusco dirige "Sei personaggi in cerca d'autore", in scena dal 26 aprile al 5 maggio.
Prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e dal Teatro Stabile di Genova, lo spettacolo si inserisce all'interno della stagione del Biondo "[De]generazioni" (leggi l'articolo di approfondimento).
In scena Eros Pagni, Federica Granata, Gaia Aprea, Gianluca Musiu, Silvia Biancalana, Angela Pagano, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini, Federica Sandrini, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Cresta, Enzo Turrin e Ivano Schiavi, con le scene e i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Ran Bagno, video a cura di Alessandro Papa e i movimenti coreografici di Alessandra Panzavolta.
Luca De Fusco sceglie la celebre opera pirandelliana - antesignana di arte concettuale, esistenzialismo, straniamento - per proseguire con il suo percorso di contaminazione tra teatro e cinema già avviato nel 2010 con la messa in scena di "Vestire gli ignudi".
Pirandello si interrogava sulla natura stessa del teatro in un momento in cui il suo specifico, il linguaggio e la drammaturgia erano messe i fortemente in crisi dalla modernità e dall’avvento di altre forme di rappresentazione.
I sei personaggi di questa nuova messa in scena sembrano provenire dal mondo del cinema e chiedere di far sfociare il cinema nel teatro, muovendosi davanti a un grande muro che altro non è che un grande schermo cinematografico.
All’inizio i personaggi, invece di provenire dalla sala come abitualmente accade, escono dallo schermo come i protagonisti de "La rosa purpurea del Cairo" di Woody Allen.
Prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e dal Teatro Stabile di Genova, lo spettacolo si inserisce all'interno della stagione del Biondo "[De]generazioni" (leggi l'articolo di approfondimento).
In scena Eros Pagni, Federica Granata, Gaia Aprea, Gianluca Musiu, Silvia Biancalana, Angela Pagano, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini, Federica Sandrini, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Cresta, Enzo Turrin e Ivano Schiavi, con le scene e i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Ran Bagno, video a cura di Alessandro Papa e i movimenti coreografici di Alessandra Panzavolta.
Luca De Fusco sceglie la celebre opera pirandelliana - antesignana di arte concettuale, esistenzialismo, straniamento - per proseguire con il suo percorso di contaminazione tra teatro e cinema già avviato nel 2010 con la messa in scena di "Vestire gli ignudi".
Pirandello si interrogava sulla natura stessa del teatro in un momento in cui il suo specifico, il linguaggio e la drammaturgia erano messe i fortemente in crisi dalla modernità e dall’avvento di altre forme di rappresentazione.
I sei personaggi di questa nuova messa in scena sembrano provenire dal mondo del cinema e chiedere di far sfociare il cinema nel teatro, muovendosi davanti a un grande muro che altro non è che un grande schermo cinematografico.
All’inizio i personaggi, invece di provenire dalla sala come abitualmente accade, escono dallo schermo come i protagonisti de "La rosa purpurea del Cairo" di Woody Allen.
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