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Il grande Balletto contemporaneo internazionale al Massimo: Doda, Duato, Kylián

  • Stagione Opere e Balletti 2018
  • Teatro Massimo - Palermo
  • Dal 28 aprile al 5 maggio 2018 (evento concluso)
  • 20.30 (sabato 28), 17.30 (domenica 29), 18.30 (mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4 e sabato 5)
  • da 70 a 10 euro
  • I biglietti si possono acquistare online oppure al botteghino del teatro dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio oppure telefonicamente al numero 091.6053580 o via mail email all'indirizzo biglietteria@teatromassimo.it
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La redazione

Una foto di scena di "La grande danza"

Sabato 28 aprile alle 20.30 al Teatro Massimo debutta "La grande danza": spettacolo di danza in tre coreografie di Gentian Doda, Nacho Duato e Jiri Kylián che resta in scena fino a sabato 5 maggio e rientra nella Stagione di Opere e Balletti 2018.

Dirige l’Orchestra del Teatro Massimo Alessandro Cadario, il corpo di ballo è quello del Teatro Massimo e il balletto dura complessivamente un'ora e 50 minuti compresi i due intervalli.

La prima delle tre coreografie è "Sin lo cual no" dell'albanese Gentian Doda sulle musiche di Joaquín Segade: una coreografia corale, che vede i ballerini passare dall’immobilità forzata alla frenesia, a volte muovendosi insieme come ingranaggi di una gigantesca macchina, a volte chiusi ognuno come in un proprio personale delirio, dove ogni minimo gesto assume importanza fondamentale. La musica di Joaquín Segade, che utilizza anche rumori industriali, accentua la visione di una umanità dominata dalle macchine.
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È invece la natura con i suoi misteriosi poteri al centro di "Duende" con la coreografia di Nacho Duato su musiche di Claude Debussy in un allestimento del Balletto di Bratislava. Con il termine “duende” si intendono in spagnolo gli elfi, esseri magici che abitano la natura e la animano con i loro scherzi e le loro capriole, trasportando il pubblico in un mondo fatato, dove le leggi ordinarie della vita umana perdono di potere e significato.

Alle più intellettuali e spiritose risorse dell’umanità, incarnate nel secolo dei lumi e nella musica di Mozart, fa invece allusione "Sechs Tänze" su coreografia, scene e costumi di Jiri Kylián: sono "sei momenti apparentemente privi di senso, impossibilitati a svilupparsi davanti al mondo d’oggi sempre turbato che, per ragioni imprecisate, ciascuno porta dentro di sé”, utilizzando quel “favoloso strumento che è il nostro corpo, così ricco che supera tutte le lingue del mondo".

Con lo spettacolo "La grande danza" il Teatro Massimo partecipa alla Giornata Internazionale della Danza di domenica 29 aprile. 
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