Il Medioevo, il Barocco, l’occupazione militare e la rinascita: visite alla Chiesa del Carmine di Siracusa

La Chiesa del Carmine a Siracusa
Apre le porte al pubblico la Chiesa del Carmine. Il primo registro dei battesimi conservato nella chiesa fondata dai Carmelitani è datato 1367. E, annesso, sorgeva il convento. Il terremoto del 1693 rese inagibile il complesso.
Successivamente la chiesa fu recuperata, trasformata e decorata con stucchi settecenteschi, su disegno dell’architetto Pompeo Picherali e in seguito anche con l’intervento di Luciano Alì, nel 1886, per poi essere usata, nel 1901, per scopi militari visto che qui si accamparono i soldati, con armi e carri. Dopo la guerra, tornò alla destinazione religiosa.
Oggi è un bel luogo di culto e custodisce opere di pregio, tra le quali una Natività di ignoto autore seicentesco, una tavola cinquecentesca che raffigura una “Madonna col Bambino e i santi Cosma e Damiano” di scuola antonelliana, e sculture di bottega gaginiana.
A Siracusa sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. È previsto un pullman su prenotazione domenica 29 settembre da Palermo a Siracusa, al costo di 25 euro.
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