“Il Mediterraneo Invisibile”: 27 opere per omaggiare l'artista Piero Guccione
Dopo trent'anni di attività il Centro d'arte Raffaello omaggia il maestro Piero Guccione con la mostra a cura di Giuseppe Carli.
Una selezione di 27 opere tra cui la serie "Macchine e Riflessi" nella quale l'artista elabora i suoi studi sulla riflessione del concetto di doppio, come lo studio del ritratto ispirato a Francis Bacon.
«Con la sua pittura - spiega il critico Giuseppe Carli - Guccione cerca di entrare fisicamente nelle cose, utilizzando lo sguardo come strumento preliminare che dà accesso ad uno studio accurato che potremmo definire un continuo filtraggio dell'oggetto che evoca un carico di malinconia e stupore verso la natura, che è quasi l'unico soggetto di conforto».
«Ne deriva il quadro come pura emozione, con l'affiorare dell'aria e della luce, tanto da superare la canonica espressione naturalistica molto diversa da quella ottocentesca di Lojacono, seppur il reale è stato per entrambi il punto di partenza - continua - Il suo mare spesso rappresentato come un'unica sottile linea d'orizzonte e una calma superficie piatta sulla quale si muovono le ombre più impercettibili, fornisce uno stimolo minimo, il silenzio visivo necessario a rendere visibile la bellezza alla portata di tutti».
Il Centro d'arte Raffaello, nei suoi anni di attività, ha esposto artisti appartenenti alle più importanti correnti del '900, dal surrealismo alla Pop Art, con una particolare attenzione ai pittori siciliani, garantendo ai collezionisti ed appassionati la possibilità di avvicinarsi ad una vasta gamma di opere d'arte qualificate e ben selezionate.
Per tale motivazione si è scelto di inaugurare i nuovi spazi proprio con l'artista Piero Guccione.
Una selezione di 27 opere tra cui la serie "Macchine e Riflessi" nella quale l'artista elabora i suoi studi sulla riflessione del concetto di doppio, come lo studio del ritratto ispirato a Francis Bacon.
«Con la sua pittura - spiega il critico Giuseppe Carli - Guccione cerca di entrare fisicamente nelle cose, utilizzando lo sguardo come strumento preliminare che dà accesso ad uno studio accurato che potremmo definire un continuo filtraggio dell'oggetto che evoca un carico di malinconia e stupore verso la natura, che è quasi l'unico soggetto di conforto».
«Ne deriva il quadro come pura emozione, con l'affiorare dell'aria e della luce, tanto da superare la canonica espressione naturalistica molto diversa da quella ottocentesca di Lojacono, seppur il reale è stato per entrambi il punto di partenza - continua - Il suo mare spesso rappresentato come un'unica sottile linea d'orizzonte e una calma superficie piatta sulla quale si muovono le ombre più impercettibili, fornisce uno stimolo minimo, il silenzio visivo necessario a rendere visibile la bellezza alla portata di tutti».
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Grazie alla visione della gallerista Sabrina Di Gesaro la nuova apertura si pone l'obiettivo di fornire un punto di riferimento per tutte le persone che credono fortemente nello sviluppo e nella crescita culturale della città, dando alla stessa una nuova direzione più contemporanea, al passo con i tempi.Il Centro d'arte Raffaello, nei suoi anni di attività, ha esposto artisti appartenenti alle più importanti correnti del '900, dal surrealismo alla Pop Art, con una particolare attenzione ai pittori siciliani, garantendo ai collezionisti ed appassionati la possibilità di avvicinarsi ad una vasta gamma di opere d'arte qualificate e ben selezionate.
Per tale motivazione si è scelto di inaugurare i nuovi spazi proprio con l'artista Piero Guccione.
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