Il "Premio Strega" Emanuele Trevi a Palermo: racconti di vita, radici e affetti
Emanuele Trevi (foto di Dino Ignani)
Voci del passato riecheggiano a Palermo.
Sabato 6 dicembre, alle ore 17.30, Palazzo Bonocore ospita l’ultimo appuntamento della rassegna "Bonocore Legge", che si chiude con una presenza d’eccezione.
Emanuele Trevi, uno degli autori italiani più interessanti, vincitore del Premio Strega 2021, presenta il suo libro “Mia nonna e il conte” (Solferino), dialogando con Beatrice Agnello.
Il libro racconta la storia di Peppinella, nonna dell’autore, matriarca calabrese dai tratti quasi arcaici ma anche donna del popolo, che vive riverita dalle due dame di compagnia Delia e Carmelina e segue, al contempo, le abitudini quotidiane della vita moderna.
Nel giardino di casa, dominato da un’imponente cibbia, Emanuele trascorre le estati dell’infanzia e della giovinezza.
È in questo hortus conclusus che compare un Conte, ultraottantenne e studioso di storia borbonica, che chiede a Peppinella il permesso di attraversare la proprietà. Tra i due nasce un affetto inatteso e gratuito, privo di pretese, come un segreto custodito dentro una sfera di cristallo.
Trevi, testimone della storia, trasforma in parole un racconto familiare sospeso tra quotidiano ed eterno, ricco di intimità e di un profondo senso del tempo.
L’evento rappresenta la chiusura ideale della rassegna Bonocore Legge, che ha portato a Palazzo alcuni tra i nomi più significativi del panorama letterario italiano, confermando la vocazione del palazzo come luogo di confronto, cultura e narrazione.
Sabato 6 dicembre, alle ore 17.30, Palazzo Bonocore ospita l’ultimo appuntamento della rassegna "Bonocore Legge", che si chiude con una presenza d’eccezione.
Emanuele Trevi, uno degli autori italiani più interessanti, vincitore del Premio Strega 2021, presenta il suo libro “Mia nonna e il conte” (Solferino), dialogando con Beatrice Agnello.
Il libro racconta la storia di Peppinella, nonna dell’autore, matriarca calabrese dai tratti quasi arcaici ma anche donna del popolo, che vive riverita dalle due dame di compagnia Delia e Carmelina e segue, al contempo, le abitudini quotidiane della vita moderna.
Nel giardino di casa, dominato da un’imponente cibbia, Emanuele trascorre le estati dell’infanzia e della giovinezza.
È in questo hortus conclusus che compare un Conte, ultraottantenne e studioso di storia borbonica, che chiede a Peppinella il permesso di attraversare la proprietà. Tra i due nasce un affetto inatteso e gratuito, privo di pretese, come un segreto custodito dentro una sfera di cristallo.
Trevi, testimone della storia, trasforma in parole un racconto familiare sospeso tra quotidiano ed eterno, ricco di intimità e di un profondo senso del tempo.
L’evento rappresenta la chiusura ideale della rassegna Bonocore Legge, che ha portato a Palazzo alcuni tra i nomi più significativi del panorama letterario italiano, confermando la vocazione del palazzo come luogo di confronto, cultura e narrazione.
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