Il pugilato come metafora della lotta e del riscatto: "All'angolo" di Civilleri/Lo Sicco al Ditirammu
Una performance teatrale in cui il corpo dell’attore mediante l’allenamento pugilistico racconta l’essere umano, così come lo vediamo oggi: "All'angolo" è il nuovo progetto ideato e diretto dagli attori e registi Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco.
Con le musiche di Giovanni Verga e le luci di Christian Zucaro, gli attori Chadli Aloui e Filippo Farina vanno in scena in prima assoluta al teatro Ditirammu di Palermo dal 15 al 17 novembre.
"Colui che è aggrappato alle radici", questo il significato letterale del nome Chadli Aloui, il pugile palermitano di origini tunisine protagonista della performance.
Un uomo solo nella cattività dell’esistenza, istigato alla violenza. La condizione di prigioniero della sua passione che fa di lui un’arma lo conduce al rifiuto e quindi alla duplice rivolta contro l’ordine del mondo e contro se stesso.
Il pugilato perde la sua connotazione di disciplina sportiva per divenire metafora del cammino di un uomo, della sua personale lotta e del suo sogno di riscatto.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
Con le musiche di Giovanni Verga e le luci di Christian Zucaro, gli attori Chadli Aloui e Filippo Farina vanno in scena in prima assoluta al teatro Ditirammu di Palermo dal 15 al 17 novembre.
"Colui che è aggrappato alle radici", questo il significato letterale del nome Chadli Aloui, il pugile palermitano di origini tunisine protagonista della performance.
Un uomo solo nella cattività dell’esistenza, istigato alla violenza. La condizione di prigioniero della sua passione che fa di lui un’arma lo conduce al rifiuto e quindi alla duplice rivolta contro l’ordine del mondo e contro se stesso.
Il pugilato perde la sua connotazione di disciplina sportiva per divenire metafora del cammino di un uomo, della sua personale lotta e del suo sogno di riscatto.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
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