Il ricovero sotterraneo per sfuggire alle bombe: visite al Rifugio antiaereo di Palazzo delle Aquile

Il Rifugio antiaereo di Palazzo delle Aquile a Palermo
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Sedili in pietra e mezzo metro quadrato di spazio per ciascuno: così si stava nel rifugio antiaereo, sotto piazza Pretoria, ricavato alla vigilia del secondo conflitto mondiale,utilizzando cunicoli sotterranei preesistenti.
In vista del pericolo di una guerra, il Comune aveva realizzatouna serie di ricoveri per proteggere i civili dai bombardamenti.
Alcune canne di ventilazione provenienti dalle grondaie assicuravano l’aria, mentre una chiusura dall’interno impediva che venissero immessi gas nocivi (se ti intrigano gli aneddoti su Palermo durante la Seconda Guerra Mondiale tieni d'occhio il blog Historia Palermo).
Il ricovero, per duecento persone, aveva tre accessi sulla piazza: due a fianco delle statue dei leoni e un altro dalla scalinata della fontana.
Un altro dall’interno della portineria di Palazzo delle Aquile (quello da cui oggi si può entrare per la visita). Dell’ultimo, oggi murato,rimane traccia dentro una sala adibita a sede di un gruppo consiliare.
La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
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