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Il soprano Jessica Pratt ritorna in recital al Teatro Massimo di Palermo

  • Teatro Massimo - Palermo
  • 17 maggio 2019 (evento concluso)
  • 20.30
  • Da 30 a 15 euro
Balarm
La redazione

Aya Wakizono e Carmela Remigio

Il soprano Jessica Pratt ritorna al Teatro Massimo di Palermo venerdì 17 maggio alle ore 20.30 con un recital nel quale sarà accompagnata al pianoforte da Vincenzo Scalera: il programma, lo stesso che qualche giorno dopo presenterà anche al Teatro alla Scala di Milano, vede nella prima parte il belcanto di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, mentre nella seconda si spazia dai Lieder di Richard Strauss al virtuosismo francese, culminando con la grande scena della follia di Ophélie da Hamlet di Ambroise Thomas.

La diva australiana (ma ormai italiana d’adozione) è stata al Teatro Massimo già un anno fa, applauditissima protagonista de I puritani di Bellini; e proprio con una grande aria del compositore catanese si concluderà la prima parte del concerto, l’aria e cabaletta di Amina da La sonnambula, uno dei melodrammi di cui Jessica Pratt è tra le migliori interpreti al mondo al giorno d’oggi insieme a Lucia di Lammermoor, l’opera che ha visto il suo debutto europeo. Sempre di Vincenzo Bellini eseguirà prima le arie da camera Malinconia, ninfa gentile, La ricordanza e Per pietà, bell'idol mio, mentre di Donizetti in apertura di concerto Eterno amore e fè, La gondola, L'amor funesto e la scena e cavatina Ne ornerà la bruna chioma.

Alcuni Lieder di Richard Strauss segneranno un netto stacco rispetto al belcanto della prima parte del concerto: se le arie da camera di Donizetti e Bellini sono infatti strettamente legate al repertorio operistico, del quale riprendono melodie, forme e stilemi, il Lied ha invece una forma e una storia distinte da quelle dell’opera: di Strauss saranno eseguiti Befreit op. 39 n. 4, Breit über mein Haupt op. 19 n. 2, Ich schwebe op. 48 n. 2 e Amor op. 68 n. 5. Chère Nuit di Alfred Bachelet è una chanson scritta appositamente per Nellie Melba, il primo grande soprano australiano. Due brani tipici del virtuosismo francese sono la Villanelle di Eva Dell’Acqua, compositrice e cantante belga di origini italiane, e Les filles de Cadix (Le ragazze di Cadice) di Léo Delibes. In conclusione del concerto un’altra grande aria d’opera: si tratta di “À vos jeux, mes amis” da Hamlet di Ambroise Thomas, la grande aria Ofelia che, alla pari con le grandi scene di follia del belcanto italiano, consente alla protagonista di far sfoggio di virtuosismo.
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