"Il teatro del silenzio", la vita di Gloria Ladys e Lory Mari in scena al Piccolo Teatro
Un omaggio al tempo che fu, al cinema muto e alle sue protagoniste: le dive del silenzio. Al Piccolo Teatro della Città, va in scena la pièce "Il teatro del silenzio" (dalla Belle Époque al Cafè chantant) prodotta dall’associazione Città Teatro.
Scritto da Vito Molinari e diretto da Gianni Salvo, lo spettacolo vede protagonista l’attrice Anna Passanisi nel doppio ruolo delle due dive immaginarie Gloria Ladys e Lory Mari che, tra nostalgia ed eleganza, rievocano i fasti di un passato glorioso. In scena, con lei, Paolo Guagenti (nel ruolo dell’attacchino in bicicletta). Le musiche dal vivo sono eseguite da Pietro Cavalieri, i costumi delle Sorelle Rinaldi, luci e fonica Simone Raimondo.
Nello spettacolo sono presenti due “dive”, la prima Gloria Ladys, forse l’ultima diva del muto che nel momento del suo dorato tramonto rivive la sua carriera cinematografica, i suoi inizi quasi casuali, il successo, le feste, abiti, gioielli. Diva ma donna vera, con le sue fragilità, le sue invidie, il suo realismo.
La seconda “diva” è Lory Mari: 37 anni, nel 1945, si racconta, e la sua storia è anche l’occasione per rievocare il cafè-chantant, prima del cinema. Figlia di teatranti, si esibisce giovanissima nel varietà, nei numeri da chantosa. Ha il teatro nel sangue, ma il cinema la attrae con il fascino di un’arte nuova, con i suoi guadagni, con la popolarità.
Scritto da Vito Molinari e diretto da Gianni Salvo, lo spettacolo vede protagonista l’attrice Anna Passanisi nel doppio ruolo delle due dive immaginarie Gloria Ladys e Lory Mari che, tra nostalgia ed eleganza, rievocano i fasti di un passato glorioso. In scena, con lei, Paolo Guagenti (nel ruolo dell’attacchino in bicicletta). Le musiche dal vivo sono eseguite da Pietro Cavalieri, i costumi delle Sorelle Rinaldi, luci e fonica Simone Raimondo.
Nello spettacolo sono presenti due “dive”, la prima Gloria Ladys, forse l’ultima diva del muto che nel momento del suo dorato tramonto rivive la sua carriera cinematografica, i suoi inizi quasi casuali, il successo, le feste, abiti, gioielli. Diva ma donna vera, con le sue fragilità, le sue invidie, il suo realismo.
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