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Il viaggio fotografico di Luciano del Castillo racconta l'anima cubana: a Palermo "Alma Habanera"

  • Palazzo Ziino - Palermo
  • Dal 8 novembre al 13 dicembre 2019 (evento concluso)
  • Visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Chiuso il sabato e la domenica
  • Gratuito
  • Per informazioni telefonare al numero 329 8118416
Balarm
La redazione

Automobile anni '50 - particolare di una foto a colori di Luciano del Castillo per il progetto "Alma Habanera"

Luciano del Castillo (Palermo, 1960), da alcuni anni, trascorre diversi periodi a Cuba puntando il suo obiettivo fotografico sull'isola. In occasione dei 500 anni della fondazione de L'Avana racconta con una mostra fotografica a Palermo l'anima degli abitanti della capitale cubana. 

E proprio per celebrare questo importante anniversario il fotografo palermitano ha voluto raccontare la città in modo autentico e mai scontato, attraverso il suo sguardo, immortalando un mondo pieno di vita e di passione tra decadenza e desiderio di modernità.

Un punto di vista insolito e intimo sulla società cubana che riesce ad andare oltre gli stereotipi e le immagini da turisti, anche quando immortala le icone di Cuba come le automobili anni '50 e il Malecòn, il lungomare dell'Avana dove gli abitanti si ritrovano per parlare e ballare. 

Un viaggio tra i colori, la musica, l'allegria e la poesia; una raccolta di 70 scatti a colori e in bianco e nero che raccontano l'umanità e la vita del luogo. Nelle immagini di del Castillo c'è rispetto e amore per una società che ha fatto della bellezza una ragione di vita e dove le onde dell'oceano sono l'emblema della forza di chi non si arrende alle avversità. 
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Sono fotografie che scavano nella realtà della vita quotidiana degli abitanti di quest'isola così particolare, ne colgono i momenti felici nonostante le tante difficoltà, ne raccontano la forza e la tenacia. Giovani e anziani, alle prese con un cambiamento che tutti aspettano ma che tarda ad arrivare.

L'esposizione, patrocinata dall'ambasciata di Cuba in Italia, la città di Palermo e l'assessorato alle Culture di Palermo è una degli eventi organizzati all'interno di BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo dal titolo "ÜberMauer". E proprio la vocazione ad andare "oltre i muri" della biennale è il filo rosso che collega la mostra sui 500 anni dell'Avana e Palermo, città che è una sorta di cerniera culturale e politica tra continenti, forte della sua vocazione transculturale.

«Fotografare l'Avana e i cubani è straordinario, vivono in una dimensione che sembra fuori dal tempo dove la differenza diventa un valore e non un limite, dove i muri non separano ma uniscono - spiega Luciano del Castillo -. Nei miei molti viaggi ho imparato a conoscere e ad amare l'anima di Cuba e la capacità di vivere con sfrontata spensieratezza di questo popolo. Da siciliano ho ritrovato molto della mia terra natale nell'isola caraibica, Palermo e L'Avana sono unite da cultura e tradizioni comuni, e da quell'orgoglio di popolo che solo chi è nato e cresciuto in un'isola può vivere fino in fondo».

Venerdì 8 novembre alle ore 17, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Alma Habanera" a Palazzo Ziino in via Dante Alighieri 53, il maestro gelatiere Antonio Cappadonia della omonima gelateria di Palermo realizza il "Gelato Coppelia", un tributo speciale e goloso a Cuba e alla storica e amata gelateria dell'Avana resa celebre dal film "Fragola e cioccolato" del 1994 per la regia di Tomás Gutiérrez Alea e Juan Carlos Tabío. 

Luciano del Castillo inizia nel 1980 come fotoreporter a Palermo, presso il quotidiano l'Ora e l'agenzia Informazione Fotografica di Letizia Battaglia e Franco Zecchin. Nel 1987, collabora per Action Press di Amburgo sugli avvenimenti dell'Est europeo: Romania, Polonia, Ungheria, Iugoslavia. Nel 1986 e dal 1994 al 1996 cura dossier monografici d'attualità per la televisione catalana "Tv3".

A Roma dal 1994, realizza reportage per il Corriere della Sera, la Repubblica, Il Messaggero, La Stampa, L'Unità, Avvenire, Panorama, L'Espresso (dove nel 2005 pubblica il reportage da Nāṣiriya "Brigata Combat Camera"), Famiglia Cristiana, Diario (dove nel 2002 pubblica un dossier sui rischi dei reporter di guerra), Avvenimenti; e per ANSA, The Associated Press, The Boston Globe, The Guardian, The Washington Post, International Herald Tribune, El País, La Vanguardia, El Tiempo, El Mundo, The Australian, Der Spiegel.

Ad aprile 2002 è relatore al convegno sul "Ruolo dell'informazione fotografica nelle zone di guerra", organizzato a Torino dalla "Fondazione Italiana della Fotografia".

Dal 2002 alla fine del 2005 lavora principalmente all'estero, nelle zone di conflitto e di crisi, anche al seguito del Dipartimento della Protezione Civile italiana per le esercitazioni e per le missioni d'emergenza effettuate in paesi colpiti da disastri naturali e del Ministero della Difesa.

Collabora con Università degli Studi Roma Tre, e i corsi informativi del Ministero della Difesa in collaborazione con la Federazione Nazionale Stampa Italiana. Nel 2008 ha contribuito alla realizzazione della prima rivista palestinese di fotografia "Wameed".
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