"Ileana Mendola" a Catania: dopo 24 anni un catalogo e una mostra dedicati all'artista

Ileana Mendola, "Sedia che brucia", 1994, foto di Luca Guarneri
Sabato 23 marzo 2024 alle ore 17.30 presso l’Auditorium Concetto Marchesi di Palazzo della Cultura di Catania viene presentato il Catalogo Generale edito da Silvana Editoriale "Ileana Mendola" a cura di Antonio D’Amico.
Per l'occasione l’inaugurazione della mostra "Ileana Mendola" la retrospettiva dedicata all’artista, a cura di Antonio D'Amico.
La pubblicazione ripercorre l’iter artistico e personale di Ileana Mendola, cresciuta e formatosi tra il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia, rispettivamente regioni d’origine della madre e del padre.
Dall’esordio risalente alla fine degli anni ’30 a Udine, caratterizzati da una pittura figurativa en plein air di taglio ottocentesco, fino ai suoi ultimi lavori realizzati a Catania in anni recenti più votati alla sperimentazione, alla libertà e alla ricerca informale portata avanti da autodidatta.
La sua personalità diventa ben definita dopo la morte del padre, uomo e artista che nel bene e nel male, ha condizionato il suo sguardo, la sua ricerca e la sua espressione. È infatti a partire dal 1975 che registriamo un vero e propro cambiamento di codice nei lavori di Ileana Mendola.
Inizia il suo periodo legato alla lavorazione della juta, delle gomme che taglia, cuce e manipola con mani che sono ad un tempo quelle di un’artista e di una sarta dotate di grande forza e di altrettanta delicatezza. Saranno proprio i lavori che coprono un arco temporale che va dalla metà degli anni ’70 agli inizi degli anni 2000 ad essere esposti, dopo ventiquattro anni dalla sua ultima esposizione a Catania, in alcune sale del Palazzo della Cultura di Catania.
Si tratta di una retrospettiva dedicata ai quattro elementi – aria, acqua, fuoco, terra – che caratterizzano la ricerca artistica della Mendola. La mostra crea una sorta di dialogo a distanza con i lavori della stessa artista e del padre presenti presso la Casa Museo Mendola, progettata da Carmelo Mendola e inserita all’interno della programmazione delle giornate FAI di Primavera (23 – 24 marzo 2024), quindi visitabile anche in queste giornate così da permettere una lettura completa della ricerca di Ileana Mendola.
Per l'occasione l’inaugurazione della mostra "Ileana Mendola" la retrospettiva dedicata all’artista, a cura di Antonio D'Amico.
La pubblicazione ripercorre l’iter artistico e personale di Ileana Mendola, cresciuta e formatosi tra il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia, rispettivamente regioni d’origine della madre e del padre.
Dall’esordio risalente alla fine degli anni ’30 a Udine, caratterizzati da una pittura figurativa en plein air di taglio ottocentesco, fino ai suoi ultimi lavori realizzati a Catania in anni recenti più votati alla sperimentazione, alla libertà e alla ricerca informale portata avanti da autodidatta.
La sua personalità diventa ben definita dopo la morte del padre, uomo e artista che nel bene e nel male, ha condizionato il suo sguardo, la sua ricerca e la sua espressione. È infatti a partire dal 1975 che registriamo un vero e propro cambiamento di codice nei lavori di Ileana Mendola.
Inizia il suo periodo legato alla lavorazione della juta, delle gomme che taglia, cuce e manipola con mani che sono ad un tempo quelle di un’artista e di una sarta dotate di grande forza e di altrettanta delicatezza. Saranno proprio i lavori che coprono un arco temporale che va dalla metà degli anni ’70 agli inizi degli anni 2000 ad essere esposti, dopo ventiquattro anni dalla sua ultima esposizione a Catania, in alcune sale del Palazzo della Cultura di Catania.
Si tratta di una retrospettiva dedicata ai quattro elementi – aria, acqua, fuoco, terra – che caratterizzano la ricerca artistica della Mendola. La mostra crea una sorta di dialogo a distanza con i lavori della stessa artista e del padre presenti presso la Casa Museo Mendola, progettata da Carmelo Mendola e inserita all’interno della programmazione delle giornate FAI di Primavera (23 – 24 marzo 2024), quindi visitabile anche in queste giornate così da permettere una lettura completa della ricerca di Ileana Mendola.
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