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"Insomnia cookies" celebra la diversità: a Palermo una mostra sull'amore (etero e omosessuale)

  • Sicilia Qeer filmfest
  • Museo delle Marionette Antonio Pasqualino - Palermo
  • Dal 15 giugno al 15 luglio 2019 (evento concluso)
  • Visitabile dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. lunedì e festivi dalle 10.00 alle 14.00
  • Gratuito

Il ritratto di Andrea Berardicurti che impersona "La Karl du Pigné" tra le opere in mostra per Insomnia Cookies

Ogni individuo è unico. Eppure per riconoscersi veramente a volte serve qualcosa che permetta di scoprire il senso del proprio essere.

La mostra "Insomnia cookies", contestualizzata all'interno di un percorso museale rodato e consolidato come quello del Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, è un invito all'esplorazione e alla comprensione della propria identità e all'accettazione di quella altrui. 

L'esposizione, a cura di Antonio Leone e Paola Nicita, è inserita nella sezione "Arti Visive" della nona edizione del "Sicilia Qeer filmfest" e comprende una selezione di opere di artisti internazionali celebri.

I lavori di Urs Lüthi, Luigi Ontani, Lovett e Codagnone, Cesare Viel, Yamada Hanako & Alex Hai, Paolo Angelosanto, Rita Casdia, Yasumasa Morimura e Matteo Basilè, narrano le molteplici declinazioni dell'amore, affermandone la necessità universale che nasce da esperienze soggettive. 
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È il corpo dell'artista il soggetto/oggetto di questa ricerca, che diventa campo di indagine e territorio da sondare. Un gioco dialettico attraverso cui le domande sulla propria identità restano aperte. 

Del resto il corpo, con il suo linguaggio immediato ed espressivo, rappresenta da sempre lo strumento più potente ed efficace per la rappresentazione dell'animo umano. 

Una ricerca ed esplorazione della propria identità, intesa sia come espressione della visibilità delle persone Lgbt - come atto politico che rivendica l'espressione della propria esistenza - ma anche come ricerca della propria autenticità, o esplorazione del proprio desiderio. 

La collezione del museo, con marionette, ombre e pupi provenienti da ogni parte del mondo, rappresenta lo scenario ideale con il quale dialogare, per comporre una narrazione aperta alla trasformazione e al cambiamento
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