L'anima popolare della Settimana Santa: "Martorio" in scena al Teatro Ditirammu
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Non solo uno spettacolo, ma un vero e proprio atto di fede prende vita sul palco del Teatro Ditirammu di Palermo in occasione della Settimana Santa: giovedì 18, sabato 20 e domenica 21 aprile va in scena "Martorio. Parti di la Simana Santa".
Una produzione del Ditirammu che prende vita da un'idea di Vito Parrinello, Rosa Mistretta e Fabrizio Lupo e vede in scena Filippo Luna, Elisa Parrinello, Giovanni Parrinello, Rosalia Raffa, Massimo Vella, Giacco Pojero, Daniele La Mantia e Giacomo Scinardo, su messa in scena di Fabrizio Lupo.
"Martorio" è la seconda pagina della vita di Cristo, una rappresentazione che da ben vent'anni appassiona il pubblico palermitano. Il racconto della Morte, Passione e Resurrezione di Gesù Cristo attraverso l’anima più popolare dei palermitani, che raccolgono nel loro immaginario una verità emozionante.
Un "contastorie" (Filippo Luna) ripercorre i riti delle Sacre Scritture mostrando alcune immagini proiettate su un telo che simboleggia, nel momento più toccante, "a calata da tila" e poi l’antico e struggente canto di Rosa Mistretta, entrambi elementi del rito che con le voci delle "lamentazioni" e le melodie della banda, offrono allo spettatore una delle più belle pagine di canto popolare.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
Una produzione del Ditirammu che prende vita da un'idea di Vito Parrinello, Rosa Mistretta e Fabrizio Lupo e vede in scena Filippo Luna, Elisa Parrinello, Giovanni Parrinello, Rosalia Raffa, Massimo Vella, Giacco Pojero, Daniele La Mantia e Giacomo Scinardo, su messa in scena di Fabrizio Lupo.
"Martorio" è la seconda pagina della vita di Cristo, una rappresentazione che da ben vent'anni appassiona il pubblico palermitano. Il racconto della Morte, Passione e Resurrezione di Gesù Cristo attraverso l’anima più popolare dei palermitani, che raccolgono nel loro immaginario una verità emozionante.
Un "contastorie" (Filippo Luna) ripercorre i riti delle Sacre Scritture mostrando alcune immagini proiettate su un telo che simboleggia, nel momento più toccante, "a calata da tila" e poi l’antico e struggente canto di Rosa Mistretta, entrambi elementi del rito che con le voci delle "lamentazioni" e le melodie della banda, offrono allo spettatore una delle più belle pagine di canto popolare.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
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