"L'antico luogo di preghiera delle monache di clausura": visita alla chiesa di Maria della Concezione a Siracusa
La chiesa di Santa Maria della Concezione a Siracusa
Venticinque monumenti aperti al pubblico tra siti inediti, chiese, cappelle e piccoli musei: Siracusa apre le porte per "Le Vie dei Tesori", con itinerari in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
"L’antico luogo di preghiera delle monache di clausura", visita alla chiesa di Santa Maria della Concezione. Dopo un periodo di accurati lavori, questa chiesa torna a essere fruibile con tutta la sua storia legata soprattutto al monastero annesso, un tempo tra i più grandi e ricchi della città. Fu edificata nel XVII secolo, su progetto di Michelangelo Bonamici. Il terremoto del 1693 danneggiò l’intero complesso religioso, causando ingenti crolli del campanile e della sacrestia.
Le monache di clausura furono costrette ad andar via in tutta fretta e a trasferirsi nel Palazzo arcivescovile. Nel 1703 iniziò l’opera di ricostruzione. Nella seconda metà dell’Ottocento, il monastero cambiò destinazione d’uso e venne adibito prefettura. Oggi, dopo i recenti restauri, ammiriamo la bella chiesa con il portale originario quattrocentesco. All’interno, tre tele di pregio, opera di Onofrio Gabrielli: “La Madonna della Lettera”, “Il martirio di santa Lucia”, “La strage degli Innocenti”.
La visita ha una durata di 25 minuti ed è accessibile ai disabili.
"L’antico luogo di preghiera delle monache di clausura", visita alla chiesa di Santa Maria della Concezione. Dopo un periodo di accurati lavori, questa chiesa torna a essere fruibile con tutta la sua storia legata soprattutto al monastero annesso, un tempo tra i più grandi e ricchi della città. Fu edificata nel XVII secolo, su progetto di Michelangelo Bonamici. Il terremoto del 1693 danneggiò l’intero complesso religioso, causando ingenti crolli del campanile e della sacrestia.
Le monache di clausura furono costrette ad andar via in tutta fretta e a trasferirsi nel Palazzo arcivescovile. Nel 1703 iniziò l’opera di ricostruzione. Nella seconda metà dell’Ottocento, il monastero cambiò destinazione d’uso e venne adibito prefettura. Oggi, dopo i recenti restauri, ammiriamo la bella chiesa con il portale originario quattrocentesco. All’interno, tre tele di pregio, opera di Onofrio Gabrielli: “La Madonna della Lettera”, “Il martirio di santa Lucia”, “La strage degli Innocenti”.
La visita ha una durata di 25 minuti ed è accessibile ai disabili.
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