L'artista francese che annoda la natura: alla scoperta delle sculture tessili di Sambuca di Sicilia

Le sculture tessili di Sylvie Clavel
Passeggiare nel borgo di Sambuca – eletto tra i più belli d’Italia – vuol dire ritrovare un vivere lento, fatto di chiacchiere, dolci, vini liquorosi che fermentano nelle pirrere scavate nel tufo, antichi palazzi nobiliari, e ancora, le torri, i forni, l’arabo Mazzallakkar, il teatro gioiello, la fondazione dedicata al pittore degli umili mestieri. "Le Vie dei Tesori", arriva a Sambuca per la sua prima edizione, nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
In una parte dell’ex monastero di Santa Caterina, dove hanno sede anche uffici comunali, si possono scoprire le sculture tessili dell’artista francese Sylvie Clavel che ha trascorso molti anni a Sambuca e ancora oggi si divide tra l’Agrigentino e Parigi. Ha sviluppato una sua particolarissima tecnica artistica: grazie a un lavoro lento e certosino riesce a creare sculture monumentali in tessuto imperniate sul nodo e l’intreccio di fibre vegetali con risultati davvero unici nel panorama artistico europeo.
In tre sale dell’ex monastero sono esposte diverse figure antropomorfe o animali, dai tenui colori delle fibre naturali, con la testa creata tramite maschere di legno tribali realizzate a mano dagli artigiani africani.
A Sambuca sono 13 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 15 e il 29 settembre da Palermo a Sambuca, al costo di 15 euro.
In una parte dell’ex monastero di Santa Caterina, dove hanno sede anche uffici comunali, si possono scoprire le sculture tessili dell’artista francese Sylvie Clavel che ha trascorso molti anni a Sambuca e ancora oggi si divide tra l’Agrigentino e Parigi. Ha sviluppato una sua particolarissima tecnica artistica: grazie a un lavoro lento e certosino riesce a creare sculture monumentali in tessuto imperniate sul nodo e l’intreccio di fibre vegetali con risultati davvero unici nel panorama artistico europeo.
In tre sale dell’ex monastero sono esposte diverse figure antropomorfe o animali, dai tenui colori delle fibre naturali, con la testa creata tramite maschere di legno tribali realizzate a mano dagli artigiani africani.
A Sambuca sono 13 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 15 e il 29 settembre da Palermo a Sambuca, al costo di 15 euro.
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