L'assurdità dell'orrore, le conseguenze dell'odio: "La rondine" di Guillem Clua in scena al Teatro Biondo
Luigi Tabita e Lucia Sardo in "La rondine"
L'assurdità dell'orrore, le conseguenze dell'odio in uno spettacolo che raccoglie l'eco di tutte le tragedie contemporanee: "La rondine" di Guillem Clua va in scena nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo dal 3 al 14 aprile.
Lo spettacolo, che si inquadra all'interno della stagione "[De]generazioni" (leggi l'articolo di approfondimento) ed è prodotto dal Teatro Stabile di Catania, si ispira all’attacco terroristico al Bar Pulse di Orlando nel giugno del 2016 nel quale morirono 49 persone, e in cui risuonano le tragedie del Bataclan di Parigi, del lungomare di Nizza, delle Ramblas di Barcellona e di tutta la follia omicida che ha seminato lutti e inquietudine nel mondo occidentale.
Basato sulla traduzione a cura di Martina Vannucci e l'adattamento di Pino Tierno, lo spettacolo è diretto da Francesco Randazzo che ne cura anche scene e video, con i costumi di Riccardo di Cappello, le luci di Salvo Orlando e le musiche di Massimiliano Pace.
Marta (Lucia Sardo), un’inflessibile maestra di canto, riceve la visita di Matteo (Luigi Tabita), che desidera migliorare la propria tecnica vocale per esibirsi a una commemorazione dedicata alla madre scomparsa di recente. Man mano che la lezione procede i due svelano a vicenda dettagli del loro passato, profondamente segnato da un attentato terroristico di matrice islamica.
Nel teso confronto tra i due emergono verità nascoste e il desiderio di trovare risposte a domande cruciali sulle motivazioni della violenza terroristica, sulle vittime, sull’identità, la perdita, la fragilità e infine sulla pietas che ci accomuna di fronte a un destino comune.
Lo spettacolo, che si inquadra all'interno della stagione "[De]generazioni" (leggi l'articolo di approfondimento) ed è prodotto dal Teatro Stabile di Catania, si ispira all’attacco terroristico al Bar Pulse di Orlando nel giugno del 2016 nel quale morirono 49 persone, e in cui risuonano le tragedie del Bataclan di Parigi, del lungomare di Nizza, delle Ramblas di Barcellona e di tutta la follia omicida che ha seminato lutti e inquietudine nel mondo occidentale.
Basato sulla traduzione a cura di Martina Vannucci e l'adattamento di Pino Tierno, lo spettacolo è diretto da Francesco Randazzo che ne cura anche scene e video, con i costumi di Riccardo di Cappello, le luci di Salvo Orlando e le musiche di Massimiliano Pace.
Marta (Lucia Sardo), un’inflessibile maestra di canto, riceve la visita di Matteo (Luigi Tabita), che desidera migliorare la propria tecnica vocale per esibirsi a una commemorazione dedicata alla madre scomparsa di recente. Man mano che la lezione procede i due svelano a vicenda dettagli del loro passato, profondamente segnato da un attentato terroristico di matrice islamica.
Nel teso confronto tra i due emergono verità nascoste e il desiderio di trovare risposte a domande cruciali sulle motivazioni della violenza terroristica, sulle vittime, sull’identità, la perdita, la fragilità e infine sulla pietas che ci accomuna di fronte a un destino comune.
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