L’ex istituto d’arte per artigiani "illuminati": apre le porte a Palermo l'ex convento dello Schiavuzzo

L'ex convento dello Schiavuzzo a Palermo (foto di Igor Petyx)
Dopo quasi quarant’anni di abbandono è tornato alla vita lo “Schiavuzzo”, l’ex convento trasformato in residenza universitaria. La sua costruzione risale al 1590, su spinta della nobile famiglia palermitana dei Vernagallo, e viene poi trasformato in chiesa della Madonna delle Grazie.
Nel 1623 il barone di Santa Venera decide di costruire un monastero, assegnato per i 33 anni successivi ai Carmelitani; con le suore del Conservatorio delle Donne Riparate, il convento venne ingrandito e abbellito con gli affreschi alle pareti e nella volta.
Con la soppressione degli ordini religiosi del 1866, passa al Demanio che allarga gli spazi e li adegua ai laboratori e alle aule di un istituto d’arte: il 16 settembre del 1926 lo Schiavuzzo diventa la sede della scuola d’Arte Autonoma, nata per creare una classe di artigiani “artisticamente” preparati.
Nel 1968 il terremoto lo riduce a un rudere, poi il recupero: oggi si sviluppa su due piani che si affacciano su un ampio cortile interno.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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