L'inconsueta versione dei "Carmina Burana": al Teatro Massimo con due pianoforti e percussioni

Il soprano Maria Francesca Mazzara
Un'occasione, per chi ascolta, di scoprire nuovi aspetti di una tra le pagine più amate della storia della musica.
Il soprano è Maria Francesca Mazzara che il pubblico del Teatro Massimo ha avuto modo di apprezzare nell’applauditissima interpretazione di "Lucia" di Lammermoor nel 2021. Con lei sul palco il controtenore, Riccardo Angelo Strano e il baritono, Marcello Rosiello.
Ai pianoforti ci sono Pasquale Lo Cascio e Salvatore Punturo.
Strutturata in un prologo, cinque parti e un finale (ripetizione della prima sezione del prologo), Carmina burana è una cantata scenica composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936 ed è basata su 24 poemi tra quelli trovati nella raccolta medievale omonima, opera di goliardi e clerici vagantes.
Il titolo completo è "Carmina burana: Cantiones profanae cantoribus et choris, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis".
Questa cantata appartiene al trittico teatrale di Orff Trionfi, che, composto in periodi diversi, comprende anche i Catulli Carmina (1943) e il Trionfo di Afrodite (1953).
Dopo la prima rappresentazione a Francoforte sul Meno l'8 giugno 1937, Orff ottenne un grandissimo successo, e la cantata fu eseguita in altre città tedesche e, nonostante fosse molto ostacolata dal regime nazista per il tono erotico di alcuni canti, divenne l'opera musicale più conosciuta tra quelle composte durante il Terzo Reich.
In Italia invece la prima dei Carmina Burana si tenne il 10 ottobre 1942 al Teatro alla Scala di Milano.
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